ROMA – Chiuse le iscrizioni online per la scuola secondaria di secondo grado, i licei continuano a essere scelti da oltre la metà delle studentesse e degli studenti: il 55,63%. Ma a mantenere un trend in crescita rispetto allo scorso anno scolastico sono gli istituti tecnici e i professionali: i primi passano dal 30,9% al 31,66%, i secondi dal 12,1% al 12,72%.
Licei, i dati ufficiali
I dati sono stati forniti dal ministero dell’Istruzione e del Merito a pochi giorni dal 10 febbraio, termine ultimo per inoltrare le iscrizioni. Non tutte le scuole superiori però sono in crescita. I licei, infatti, pur essendo in testa perdono iscritti e fanno registrare un leggero calo rispetto al 2023-24: l’1,47% in meno. Lo scorso anno erano il 57,10%. A sceglierli sono specialmente le studentesse e gli studenti nelle regioni del Centro e del Sud Italia dove le iscrizioni nella maggior parte dei casi superano la media nazionale. In alcune regioni si toccano punte del 69,3%, nel Lazio, o del 60,8%, in Sicilia. Sono poi sempre meno le ragazze e i ragazzi che decidono di imparare il greco antico: il classico perde alunni e passa dal 5,80% al 5,34% nel 2024-25. Così come è in calo anche lo scientifico tradizionale – dal 14,10% al 13,74% – che però conferma la sua leadership. Contando il totale delle iscrizioni alle tre diverse declinazioni – con l’opzione Scienze Applicate e la sezione a indirizzo sportivo oltre al tradizionale – uno studente su quattro sceglie infatti proprio lo scientifico: il 25,59%.
Gli altri indirizzi
Bene anche il liceo Scienze Umane che supera il classico con un totale di 10,97% studenti iscritti ai due indirizzi per il prossimo anno scolastico. Per gli istituti tecnici, a spiccare nel settore economico è l’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing che raggiunge il 9,23%, percentuale in crescita come per il turismo dove gli iscritti sono il 3,02%. Nel settore tecnologico, in testa è Informatica e Telecomunicazioni con il 5,71%, mentre al professionale l’indirizzo di Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera supera il 4%. Tra le novità dell’anno scolastico 2024-25 ci sono l’avvio della sperimentazione della filiera tecnico professionale “4 + 2” e i nuovi licei del Made in Italy che registrano rispettivamente 1669 e 375 iscrizioni. “È importante aver ampliato l’offerta formativa a disposizione degli studenti italiani venendo incontro alle esigenze e alle nuove sfide del mondo del lavoro, è la strada giusta per una scuola di successo per i nostri ragazzi”, sottolinea il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
Il Made in Italy
Sul liceo del Made in Italy, la risposta della scelta degli studenti “è da considerarsi soddisfacente, anche tenendo conto del poco tempo avuto a disposizione per le iscrizioni”, spiega il sottosegretario all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti. “È importante riconoscere che questa è stata pensata come una scuola di eccellenza che preparerà una nuova classe dirigente a occuparsi dei nostri prodotti, entrando in contatto con le più importanti imprese del comparto”, prosegue. Per il presidente della commissione Cultura al Senato, Roberto Marti, quella che emerge dai numeri degli iscritti alla sperimentazione del 4+2 “è una scuola pronta alle sfide del futuro”. E conclude parlando di “una grande partecipazione, anche sopra le aspettative, quella delle famiglie alla nuova istruzione tecnica e professionale”.