PALERMO – Il Palermo è tra le sette società della Serie A a non aver ricevuto la licenza Uefa per la prossima stagione. La commissione di primo grado della Federcalcio, dopo aver esaminato la posizione delle venti squadre della massima serie, non ha concesso la licenza a Cagliari, Cesena, Chievo, Empoli, Genoa e, appunto, Palermo. Dunque anche il sodalizio di viale del Fante rientra tra i club che non hanno rispettato i cinque criteri posti dalla Figc per ottenere l’ok alla partecipazione alle coppe europee: poco male, data una classifica che ad oggi non consente ai rosa di sperare in un accesso in Europa League, ma che dopo quanto accaduto nella passata stagione avrebbe potuto gettare delle ombre. Il caso Parma, infatti, nasce proprio da una licenza Uefa negata, poi rivelatasi la punta di un iceberg ben più grosso che ha portato al fallimento. Uno scenario che però non appartiene assolutamente al Palermo, la cui mancata licenza non nasconde problemi societari di quel tipo.
Il “no” della Federazione alla richiesta del Palermo è dovuto sì a criteri economico-finanziari, ma di certo non ad una mancanza del club. La società rosanero, infatti, non ha ancora saldato alcuni debiti verso club esteri. Si tratta di pagamenti che il Palermo avrebbe dovuto versare entro maggio e che invece non sono ancora stati effettuati, ma non rappresentano in alcun modo un problema per le condizioni economiche del club. L’intenzione è quella di saldare tali inadempienze entro giugno, comunque in tempo per inserirle nel bilancio che verrà chiuso come di consueto al 30/06/2015. Pur senza licenza Uefa, quindi, il Palermo è e resta in regola con i pagamenti.
In casa Palermo, d’altronde, c’è totale tranquillità al riguardo. Consapevoli di non poter più rientrare nella corsa all’Europa, i rosa non presenteranno nemmeno ricorso, pur avendo tempo fino al 16 maggio. Di sicuro, per chi assiste a questa situazione dal di fuori, c’è il sollievo di non dover prendere questa mancata licenza come un campanello d’allarme. La crisi del Parma ha fatto drizzare le antenne ed ogni minimo segnale rischia di essere interpretato come una crepa verso la crisi. Non è il caso del Palermo, che prosegue invece il proprio programma di efficientamento economico. E per l’Europa, non avendo né i punti necessari, né la licenza Uefa, si potrà tornare a puntare dalla prossima stagione.
