L'inchiesta su toghe e corruzione | Calafiore torna da Dubai - Live Sicilia

L’inchiesta su toghe e corruzione | Calafiore torna da Dubai

Il legale verrà interrogato nella città dello Stretto.

Indagano le procure di Roma e Messina
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SIRACUSA – Atteso stamattina a Messina dall’autorità giudiziaria, in realtà arriverà domani e sarà a disposizione di Procura e gip del tribunale peloritano. L’avvocato Giuseppe Calafiore mancava all’appello tra le quindici persone raggiunte da custodia cautelare in carcere martedì su provvedimenti dei tribunali di Messina e Roma nell’inchiesta sul ‘Sistema Siracusa’. Insieme a un altro legale, Piero Amara, l’ex pm della procura aretusea, Giancarlo Longo, e vari professionisti, è accusato di associazione a delinquere finalizzata a modificare il corso della giustizia a proprio interesse, anche economico.

Era dato per latitante a Dubai: i suoi legali, Mario Fiaccavento del foro di Siracusa e Alberto Gullino di Messina, assicurano che fosse fuori sede da prima dei provvedimenti. Sarà la stessa autorità giudiziaria a chiarire, ma intanto sta per concludersi questa coda tinta di giallo di una già corposa vicenda giudiziaria. “Sta tornando”, assicura il suo legale Mario Fiaccavento. Che spiega: “Doveva arrivare questa mattina ma c’è stato un problema logistico di collegamenti aerei: in pratica un volo ha sforato l’orario di partenza per cui non c’era la coincidenza. Questo è stato comunicato immediatamente all’autorità giudiziaria, così com’era stato comunicato il suo arrivo. Quindi è tutto rinviato a domani. Un problema logistico: né di natura processuale né volontaria. Lui si trovava occasionalmente fuori sede – dice il legale – e ha appreso di questa vicenda dalla stampa. Abbiamo immediatamente comunicato alla Procura e al gip, tanto di Messina quanto di Roma, che lui stava per presentarsi spontaneamente ad entrambe le magistrature inquirenti, nell’ordine e nelle modalità che gli stessi uffici avrebbero concordato”.

Calafiore è stato raggiunto dal provvedimento di custodia cautelare in carcere a Messina, mentre il tribunale di Roma ha emesso la misura dei domiciliari. Gli interrogatori di garanzia, dunque, dovranno essere due. Gli uffici giudiziari hanno deciso che la priorità è Messina, quindi l’arrivo è atteso nella città dello Stretto: “Non si sa a ancora in che modalità, se sarà un interrogatorio congiunto Messina e Roma”, aggiunge l’avvocato. Non c’è ancora la data: “Noi avevamo dato disponibilità anche per oggi – conclude il legale – ma questo ritardo ha spiazzato un po’ tutti. È volontà del mio assistito di chiarire i fatti”.

*Aggiornamento ore 14.15
La Sezione disciplinare del Csm si pronuncerà giovedì 15 sulla richiesta del Pg della Cassazione Riccardo Fuzio, di sospendere dalle funzioni e dallo stipendio l’ex pm di Siracusa Giancarlo Longo, in carcere con le accuse di associazione a delinquere, falso e corruzione. La decisione, che sarà presa in camera di consiglio, cioè a porte chiuse, è scontata perchè la sospensione e il collocamento fuori dal ruolo della magistratura costituiscono un atto dovuto tutte le volte che un magistrato venga sottoposto a misure cautelari personali.

(ANSA)

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