L'inchiesta sulle false invalidità I medici Rizzo e Blancato interdetti

L’inchiesta sulle false invalidità|I medici Rizzo e Blancato interdetti

Modificata la misura cautelare. I due erano ai domiciliari dallo scorso giugno. Inchiesta chiusa per tutti gli indagati.
LA DECISIONE DEL GIP
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CATANIA – Interdizione per nove mesi dall’esercizio della professione medica per il reumatologo Antonino Rizzo e il dottore Giuseppe Blancato . Arresti domiciliari, dunque, revocati per due degli indagati dell’inchiesta Esculapio sulle false certificazioni ai fini dell’ottenimento dei sussidi di invalidità. La decisione è stata presa dal gip.

Sono stati gli stessi pm Fabio Regolo e Alessandra Tasciotti a presentare l’istanza di modifica della misura cautelare nei confronti dei due medici. “Alla luce dell’avvenuta chiusura delle indagini, del narrato offerto nel corso degli interrogatori da alcuni degli indagati, del decorso del tempo, questo pm ritiene che il quadro cautelare debba ritenersi certamente modificato”, si legge.

Il gip, “pur non ritenendo attenuate le esigenze cautelari”, ha modificato la misura degli arresti domiciliari con la misura interdittiva del divieto di esercitare la professione medica per nove mesi essendo in scadenza i termini della fase cautelare. Il giudice evidenzia che la modifica è concessa “soltanto per questa ragione”.

Rizzo, difeso da Dario Riccioli, e Blancato, assistito dagli avvocati Vincenzo Bellia e Benito Randazzo, dal giugno scorso erano ai domiciliari su decisione del Riesame. Riccioli annuncia già ricorso davanti al Tribunale della Libertà. Il collegio difensivo di Blancato, invece, “valuterà la proposizione d’appello”. 

Da come si evince dal provvedimento, l’inchiesta è stata chiusa e l’avviso di conclusione è stato notificato anche agli altri indagati: il cardiochirurgo e presidente del consiglio comunale di Paternò Filippo Sambataro, il fisiatra Sebastiano Pennisi, lo psichiatra Carmelo Zaffora e la dottoressa Innocenza Rotundi. 

L’indagine, che è scaturita dalla denuncia di un dirigente medico dell’Inps di Catania, si compone di una serie di intercettazioni, da cui sono emerse una serie di episodi sospetti. I carabinieri della pg hanno svolto una delicata attività di riscontro con pedinamenti e fotografie. Alcuni destinatari dei sussidi sono stati immortalati mentre svolgevano mansioni che con la loro condizione invalidante non avrebbero potuto compiere.

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