MILANO – La “famiglia mafiosa degli Accardo di Partanna”, in provincia di Trapani, a cui sarebbe legato Giuseppe Nastasi, il presunto promotore dell’associazione per delinquere smantellata nel blitz di stamani contro le infiltrazioni mafiose in Lombardia, ha notevole “importanza” nel panorama dei clan anche per “la forte vicinanza con la famiglia di Castelvetrano Messina Denaro”. Lo scrive il gip di Milano Maria Cristina Mannocci nell’ordinanza di custodia cautelare. Il giudice, infatti, riporta una serie di intercettazioni per dimostrare “la profonda conoscenza della storia mafiosa” da parte di Nastasi, ma “anche il riconoscimento di un profondo rispetto verso” lo stesso clan Accardo, “tanto da sentirsi in dovere di portare un regalo ai figli di Accardo Nicola”. In altri passaggi dell’ordinanza, tra l’altro, viene evidenziato il rapporto tra il superlatitante Matteo Messina Denaro e la famiglia Accardo.
Il gip evidenzia il legame tra uno degli indagati e gli Accardo di Partanna, vicini al latitante.
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