PALERMO – Dalla bellezza come impegno civile al marketing targato 2013. Il passo è breve, ma non traumatico, soprattutto se quella “bellezza”, o meglio “l’inno alla bellezza”, è targata Peppino Impastato. E così il nome del militante comunista antimafia ucciso da Cosa nostra nel maggio del 1978 a Cinisi finisce per essere accostato a una nota marca di occhiali. Da qualche giorno, infatti, sulle tv gira lo spot della “Glassing”, con un attore che recita le parole del fondatore di Radio Aut (comunque citato alla fine) sulla bellezza.
La cosa non è piaciuta al fratello di Peppino, Giovanni, che al quotidiano la Repubblica dice: “Quel video è offensivo, offende il concetto di bellezza che Peppino voleva esprimere quando faceva le sue battaglie contro la speculazione edilizia che stava distruggendo il suo paese, Cinisi”. Impastato, che annuncia di aver dato mandato a un legale per chiedere il ritiro delo spot, poi aggiunge: “La bellezza a cui pensava Peppino era fatta di spontaneità e non di marketing. Era impegno civile e non mercificazione”. Al momento nessuna replica dall’azienda.