Liquidazione dei consorzi Asi | Via gli 11 commissari - Live Sicilia

Liquidazione dei consorzi Asi | Via gli 11 commissari

Saranno nominati solo 2 liquidatori, uno per la Sicilia occidentale e uno per la Sicilia orientale.

La norma di Turano
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PALERMO – Cambia tutto nella liquidazione dei consorzi Asi. Dopo l’approvazione dell’emendamento al Collegato alla Finanziaria presentato dall’assessore regionale per le Attività produttive Mimmo Turano cessano gli incarichi degli 11 commissari nei consorzi e si va verso la nomina di due commissari liquidatori soltanto. L’emendamento approvato dall’Ars corregge la vecchia normativa che imponeva la scelta dei commissari tra dirigenti e personale dell’Irsap e delle stesse Asi. “Avevo promesso un intervento in questo settore – spiega Turano – perché la vecchia legge ci costringeva ad una anomala sovrapposizione tra controllori e controllati e a dover scegliere addirittura tra chi ha procedimenti giudiziari in corso anche per reati legati alle funzioni”.

“Adesso si cambia – sottolinea – l’emendamento ci consente di nominare soltanto due commissari, uno per la Sicilia occidentale ed uno per la Sicilia orientale, che potremo scegliere fra soggetti di comprovata professionalità”.

Secondo la norma i nuovi commissari liquidatori dovranno trasmettere con cadenza semestrale una relazione dettagliata sull’attività svolta all’assessore per le Attività produttive e all’assessore all’Economia per i controlli contabili e avranno 120 giorni di tempo per rilevare i beni immobili della Regione affidati in gestione a ciascuno consorzio, trasferire ai comuni le strade ad uso pubblico e le relative pertinenze e consegnare all’Irsap gli immobili dove hanno sede gli uffici dei consorzi Asi.

“Grazie alla modifica voluta dall’assessore Turano si mette finalmente ordine su una materia che aveva sollevato rallentamenti e problematiche – dice il Commissario ad acta Irsap, Giovanni Perino –. Un aspetto molto importante e nuovo rispetto al passato –  è che i commissari liquidatori dovranno trasferire ai Comuni le strade ad uso pubblico e le relative pertinenze; elemento questo rilevante perché eviterà in futuro rimpalli di competenze e confusione rispetto alla gestione e manutenzione di strade e infrastrutture, che pur essendo state costruite dai Consorzi Asi, sono ormai contigui alla restante viabilità comunale, e quindi al servizio dell’utenza cittadina. In questo modo – chiarisce Perino – gli imprenditori insediati e/o che intendono insediarsi non saranno appesantiti da ulteriori spese che con la precedente norma avrebbero dovuto riconoscere all’Irsap per gli stessi servizi già pagati attraverso le imposte comunali di Imu, Tari e Tasi ma non erogati dai Comuni”.

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