PALERMO – Visite anche nelle strutture private, ambulatori aperti nei week-end e, in caso di necessità, nelle ore serali. Ma, soprattutto, totale trasparenza nella gestione dei tempi di prenotazione. Sono solo alcune delle novità contenute nel nuovo Piano regionale delle liste d’attesa 2019-2021, voluto dall’assessore alla Salute Ruggero Razza, che punta a una sensibile riduzione dei tempi per ottenere le prestazioni sanitarie”.
Fra le misure “più innovative e significative emerge la centralizzazione dell’agenda delle strutture pubbliche e private, che garantirà così la totale visibilità dell’offerta erogata in un determinato territorio. In pratica, mediante un Cup provinciale – che gestirà le scadenze – verranno messe in sinergia tutte le realtà che operano in quell’ambito territoriale”. L’utente dovrà fare riferimento solo a quel centro unico per prenotare la prestazione. A differenza del passato, quindi, potrà accadere che un servizio possa essere erogato da aziende pubbliche o da strutture accreditate, senza però l’aggravio di ulteriori costi aggiuntivi a carico dei pazienti.
“In questo modo – sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci – mettiamo il cittadino al centro del sistema sanitario. La Sicilia è tra le prime Regione d’Italia ad avere dato concreta attuazione agli indirizzi contenuti nel Piano nazionale delle liste d’attesa, sottoscritto nel febbraio scorso in Conferenza Stato-Regioni. Un’altra pedina per migliorare il sistema sanitario regionale. Il percorso è ancora lungo, ma siamo convinti di essere sulla buona strada”.
Inoltre le Asp e le Aziende ospedaliere, per la prima volta, dovranno provvedere alla definizione e all’applicazione dei cosiddetti “percorsi di tutela”, cioè a quei sistemi di accesso alternativi alle prestazioni specialistiche, per i quali potrà essere attivata una specifica procedura che permetterà ai pazienti la possibilità di effettuare la prestazione in intramoenia o presso una struttura privata accreditata entro i tempi stabiliti dalla normativa.