PALERMO – “Tutti i giornalisti non fanno che chiederci di liste pulite, nessuno dei programmi o della qualità dei nostri candidati. Ebbene, anche le nostre liste saranno prive di condannati per reati di mafia o amministrativi”. Le parole sono di Saverio Romano, l’occasione è quella dell’apertura della campagna elettorale del Pid-Cantiere popolare. “Siamo convinti – spiega Romano – che in un momento come questo bisogna dare un segnale forte agli elettori, che devono comprendere che chi si misura nell’agone politico deve avere la fedina penale pulita, ma deve anche essere apprezzato per la sua moralità. Noi ci atterremo scrupolosamente al codice etico approvato dalla commissione nazionale antimafia”.
Tra le fila del Cantiere Popolare il volto nuovo è senza dubbio Innocenzo Leontini, passato tra gli uomini del partito di Romano dopo essere stato il capogruppo all’Ars del Pdl. “Il fatto che anche cantiere Popolare – dice Leontini – come il mio precedente schieramento, sostenga Musumeci alla presidenza della Regione è una prova di continuità di due schieramenti che hanno fatto forte opposizione negli ultimi quattro anni alla politica del governo Lombardo”. È in vena polemica, invece, il segretario regionale Rudy Maira, che sfida i movimenti dell’antipolitica. “Oggi – sostiene Maira – va di moda il grillismo, i candidati che si candidano per la prima volta. Proporrei di fare governare per sei mesi l’esponente dei grillini, per fargli capire cosa significa guidare una regione complessa e problematica come quella siciliana”.