TRAPANI – Giuseppe La Francesca, trapanese, pluripregiudicato, 46 anni, è stato arrestato dalla Squadra Mobile di Trapani in esecuzione di una ordinanza del gip a conclusione delle indagini che la stessa Polizia aveva condotto per far luce sul ferimento di un uomo di 33 anni, fatto risalente al 18 maggio scorso.
Il ferito arrivato in ospedale raccontò ai poliziotti della Volante che lo avevano intanto intercettato, fermandolo per l’alta velocità con la quale guidava la sua autovettura, raccontò di essere stato raggiunto ad una gamba da alcuni colpi di pistola, dicendo però di non sapere chi fosse l’autore. L’episodio ebbe come scenario il quartiere popolare di Fontanelle Milo, denominato “Bronx”. I poliziotti sono arrivati ad individuare nel La Francesca l’autore di quel ferimento. Bersaglio di La Francesca sarebbe stato addirittura un’altra persona che si trovava insieme al ferito.
Giuseppe La Francesca è stato arrestato per tentato omicidio, detenzione e porto illegale di arma da fuoco. Una sparatoria scaturita da un litigio apparentemente per un’auto mal parcheggiata ma di fatto dietro per i poliziotti ci sarebbero ben altre ragioni legati a traffici illeciti. Gli agenti della sezione omicidi della Mobile trapanese hanno accertato che la vittima sapeva bene chi era stato a sparare ma, probabilmente, stava meditando una ritorsione contro l’aggressore e per questo non ha fatto mai il suo nome. Dai numerosi interrogatori condotti dagli agenti della Squadra Mobile, coordinati dai pubblici ministeri Franco Belvisi e Anna Trinchillo, si è capito che molti parenti e amici della vittima e dello stesso aggressore sapevano quanto accaduto ma nessuno ha voluto rompere il muro di omertà svelando la verità per indirizzare la polizia nella giusta direzione. Ugualmente però i poliziotti della Mobile sono riusciti a chiarire l’accaduto e probabilmente evitato un altro fatto di sangue.