QUARTU SANT’ELENA (Cagliari) – Non è certo stata una partita esaltante. Ma, in fin dei conti, si veniva da un tour de force di tre partite nel giro di sette giorni. Se vogliamo, la giustificazione ad un anticipo piuttosto scialbo, l’abbiamo trovata. La verità è, però, che ad un certo punto della gara le due squadre hanno avuto paura di perdere. Ed allora, può pur andare bene così. Almeno per i rossoazzurri che inanellano il terzo risultato utile consecutivo. Cinque punti in tre partite: ottima media salvezza tenendo anche in considerazione il fatto che degli ultimi tre match fanno parte due trasferte. Resta, forse, il rammarico per non avere osato fino in fondo: il Cagliari non è certo sembrato una squadra irresistibile. Ma alla fine è vero: una buona classifica si costruisce anche da trasferte come quella di Quartu Sant’Elena.
Primo tempo. Catania che nella prima frazione di gara tiene a bada un Cagliari che ogni qual volta prova ad accendere la miccia viene immediatamente gelato. Maran, che lancia Biagianti dal primo minuto al posto di Almiron, mette in campo una formazione quadrata in ogni reparto. E’ un primo tempo che regala pochissime emozioni in una sfida che si gioca principalmente a centrocampo. Ovvio, allora, che a risentirne sia principalmente lo spettacolo. Il Catania ha i guizzi migliori: peccato solo che non si riesca a concretizzare alcunché. Citazione di merito alla retroguardia rossoazzurra che blocca sul nascere ogni tentativo di folata delle punte rossoblù. Tra il 45’ ed il 46’ sono i padroni di casa, però, a “rischiare” di passare. Prima Andujar è bravissimo a chiudere in angolo su Sau; poi, dagli sviluppi del corner, l’estremo difensore argentino è straordinario nella risposta all’incornata dello stesso attaccante sardo.
Secondo tempo. Si ricomincia così come era finita la prima frazione di gara. Inizio arrembante del Cagliari che in avvio mette in difficoltà la retroguardia etnea. Il Catania riesce a venirne fuori e da lì in poi, superati i primi minuti di difficoltà gestirà la partita. Match senza scossoni. Dalla metà del tempo, comincia la girandola delle sostituzioni. Sia Maran che Pulga provano a cambiare il corso della gara. Ma non accadrà nulla sino alla fine del terzo minuto di recupero con Gomez e Lodi che si ritrovano a “litigare” per un pallone non servito in mezzo. Cagliari e Catania si dividono un punto per uno. Per oggi, va pur bene così.
CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Rossettini, Astori, Avelar; Ekdal, Conti, Nainggolan; Cossu (st 30′ Ribeiro); Nené (st 19′ Pinilla), Sau (st 38′ Ibarbo). A disp.: Avramov, Perico, Del Fabro, Murru, Casarini, Dessena. All:Pulga-Lopez
CATANIA (4-3-3): Andujar; Alvarez, Spolli, Legrottaglie, Marchese; Izco, Lodi, Biagianti (st 35′ Almiron); Barrientos (st 30′ Castro), Doukara (st 21′ Morimoto), Gomez. A disp.: Frison, Terraciano, Potenza, Bellusci, Rolin, Capuano, Salifu, Ricchiuti. All. Maran.
Arbitro: Di Bello di Brindisi.
Ammoniti: Conti, Gomez, Dessena, Almiron, Nainggolan.