“Corsi in ritardo? Colpa di Baccei | Nel mio assessorato 55 mila euro” - Live Sicilia

“Corsi in ritardo? Colpa di Baccei | Nel mio assessorato 55 mila euro”

Mariella Lo Bello

L'assessore alla Formazione risponde alla nota del Miur con la quale il governo Renzi "minaccia" il commissariamento: "I nuovi percorsi formativi non sono ancora partiti? Non sono io la responsabile. Ho chiesto più volte all'assessore all'Economia di trasferire le somme necessarie. E non l'ha ancora fatto".

L'affondo di Mariella Lo Bello
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PALERMO – “Siamo in ritardo sull’avvio dei corsi? Tutto vero. Ma la colpa non è nostra. Al momento abbiamo solo 55 mila euro. E finora l’assessore Baccei ha ignorato le nostre richieste”. Adesso il caso è politico. E non è, sotto certi aspetti, una novità assoluta. Visto che la dichiarazione dell’assessore alla Formazione Mariella Lo Bello rappresenta solo l’ultimo esempio dEL “braccio di ferro” tra i due governi della Sicilia: quello di Crocetta e quello di Roma, rappresentato nella Capitale da Davide Faraone.

E il riferimento al sottosegretario all’Istruzione non è casuale. Visto che la dichiarazione della Lo Bello è, nella sostanza, contenuta in una nota con la quale la componente della giunta Crocetta risponde alla lettera inviata proprio dal Ministero dell’Istruzione. Una lettera riportata oggi da Livesicilia e con la quale il governo Renzi, di fatto, “minaccia” il commissariamento della Formazione siciliana soprattutto per i ritardi legati ai corsi del cosiddetto “Obbligo formativo”: le attività rivolte ai giovanissimi e finalizzate a ridurre la dispersione scolastica.

“In riferimento alla nota a firma del direttore Generale del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Miur Carmela Palumbo, l’ assessore regionale all’ Istruzione e Formazione Mariella Lo Bello, – si legge nella missiva  – chiede un urgente incontro e l’apertura di un tavolo di crisi”. L’assessore, poi, “dribbla” la questione della possibile sostituzione del governo nazionale a quello regionale nella gestione dei corsi, e allo stesso tempo contrattacca. “Non volendo rincorrere la ‘questione commissariamento’ – si legge sempre nella nota – l’assessore Lo Bello ritiene tuttavia, che le complessità rappresentate dalla nota, siano, in tutta la loro gravità, reali, seppur non derivanti, nessuna di queste, da inadempienze amministrative”.

Ed è a questo punto che inizia quello che appare un j’accuse nei confronti del “collega” dell’Economia Baccei. “Sono due – dice infatti l’assessore Lo Bello – le tematiche di fondo: una di ordine finanziario, l’altra di natura normativo-giudiziaria. Circa la questione finanziaria – prosegue l’asssessore – è vero che, ad oggi,risulta in ritardo l’avvio delle terze annualità, ma è pur vero che tale situazione è stata più volte rappresentata all’ assessore regionale all’Economia, come urgenza e indifferibile prestazione obbligatoria, il cui rinvio temporale, avrebbe finito con l’aggravare ancor più, il già pesante fardello legato alla dispersione scolastica. La finanziaria – insiste la Lo Bello – a fronte dei 70.495.000,00 richiesti, ha risposto con soli 4.181.000,00 (per le sole terze annualità erano stati necessari 25 milioni di euro )”. Insomma, l’assessore alla Formazione avrebbe più volte “rappresentato” al collega dell’Economia la necessità di avere a disposizione i fondi per la terza annualità dell’Avviso 20. Al posto di 70 milioni, però, dopo la legge di stabilità avrebbe trovato uno stanziamento di appena 4 milioni.

“L’assessorato, – prosegue la Lo Bello – con nota del primo aprile 2015, persistendo il sottodimensionamento delle risorse per il soddisfacimento delle domande di frequenza ai percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale in obbligo scolastico e quadriennali, ha richiesto al competente assessorato all’Economia, prima dell’approvazione del bilancio della Regione definitivo, di integrare la dotazione finanziaria del capitolo fino alla concorrenza di 70.495.000,00 euro, per consentire il regolare svolgimento delle funzioni attribuite alla Regione Siciliana per assolvere al diritto- dovere all’istruzione e all’obbligo scolastico”. Nemmeno durante i lavori per l’approvazione del bilancio, insomma, Baccei avrebbe accolto le richieste dell’assessore alla Formazione. Con un risultato, stando alle parole della Lo Bello, quantomeno “inquietante” per gli enti di Formazione, i lavoratori e i ragazzi interessati ai corsi: “A tutt’oggi – dice infatti l’assessore – le somme disponibili per la finalità di cui in argomento ammontano a 55 mila euro”.

Se i corsi non partono, quindi, la responsabilità risiederebbe negli uffici di via Notarbartolo. “Va da sé – ribadisce infatti la Lo Bello – che l’avvio contestuale con i percorsi del sistema educativo di Istruzione e Formazione è strettamente subordinato all’integrazione del capitolo da parte dell’Assessorato alla Economia”. Altro che “commissariamento”, insomma. L’assessore voluto da Roma, attacca la vicepresidente di Crocetta, trovi presto i soldi per la Formazione. E’ il nuovo braccio di ferro tra Palermo e la Capitale.


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