“Irsap, da Venturi accuse vaghe | Vuole sminuire le mie denunce” - Live Sicilia

“Irsap, da Venturi accuse vaghe | Vuole sminuire le mie denunce”

Mariella Lo Bello: “Un sistema? Faccia i nomi. E confermo: troppi gli incarichi legali”.

L'intervista
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PALERMO – L’ex assessore Marco Venturi l’ha accusata di “aver mentito”, anche per tutelare “alcuni sistemi” e piazzare qualche “amico”. Così, Mariella Lo Bello è stata tirata dentro la guerra dell’Irsap, anche in seguito al suo j’accuse di pochi giorni fa a Sala d’Ercole: “Quell’ente non ha mai funzionato” ha detto. Da lì la reazione di chi quell’ente l’ha voluto, quando era un componente della giunta Lombardo. Ma oggi la vicepresidente della Regione replica: “Da me solo atti legittimi e trasparenti. Venturi la smetta con le accuse vaghe e infondate”.

Accuse anche molto dure, assessore. Venturi, di fatto, ha detto che lei ha mentito sull’Irsap, o quantomeno non ha raccontato tutta la verità.

“Non ho mai detto nessuna bugia. Noi stiamo cercando di mettere ordine nella vicenda Irsap, tra tante difficoltà. Ogni singola frase riferita dinnanzi alla competente commissione Ars per le Attività produttive è stata puntualmente accompagnata dai documenti prodotti dagli Uffici”.

Venturi parla di suoi precisi “disegni” attorno all’ente.

“Non so a cosa si riferisca. Invito chiunque a trovarne traccia di questo disegno tra le cose che ho fatto e illustrato. Di sicuro non accetto affermazioni astratte e “qualunquiste” volte a sminuire la portata delle mie osservazioni anche riguardo al sistematico conferimento di incarichi legali nell’ente che, lo ribadisco, hanno superato il valore di oltre quattro milioni di euro”.

Secondo Venturi questa notizia è poco più di una bufala: i costi ammonterebbero a “poche centinaia di migliaia di euro” e a dimostrarlo sarebbero i mandati di pagamento.

“I dati sono stati raccolti dai competenti Uffici dell’Irsap, che hanno prodotto una dettagliata tabella indicando, per ciascuno degli 11 ex consorzi, gli incarichi, ed i professionisti cui sono stati assegnati. E non possono certamente essere solo i mandati ad attestare cifre diverse, visto che ci sono avvocati che, nonostante il lavoro svolto, non sono stati ancora pagati. Tuttavia sono stati emanati i relativi atti giuridicamente vincolanti che impegnano comunque l’Istituto al pagamento di quanto dovuto”.

E invece l’ex assessore parla di un “sistema” che lei vorrebbe garantire e tutelare, passando proprio dalla gestione dell’Irsap.

“Il termine ‘sistema’ è assai controverso, essendo lo stesso con cui vengono indicate le realtà organizzative criminali di Gomorra. Ma io chiedo a Venturi. quale sarebbe questo “sistema”? E chi ne farebbe parte?”.

Tra le accuse, anche quelle di non aver ancora voluto nominare un dirigente generale e il cda dell’Irsap…

“Sono note le ragioni per cui il governo ha dovuto rinviare l’avvio delle procedure per la ricostituzione degli organi ordinari dell’Istituto che è stato definitivamente fissato in tre componenti e non cinque come previsto dalla proposta a suo tempo presentata. Quindi problemi di natura tecnica, prima che politica”.

In che senso problemi “di natura tecnica”?

“L’attuale normativa (dell’ex assessore Venturi) prevede un limitato tempo di chiusura delle liquidazioni (sei mesi) dei consorzi Asi. Termine che non è stato rispettato. Si sono così create delle gestioni separate, incardinate presso l’Irsap, che non hanno garantito affatto la divisione giuridico-patrimoniale tra i precedenti enti consortili e l’Istituto”.

In pratica, il patrimonio dell’Irsap è pignorabile a causa dei debiti dei consorzi Asi.

“Sì. Alcune sentenze hanno consentito di aggredire il patrimonio dell’Irsap da parte dei creditori dei disciolti consorzi Asi per svariati milioni di Euro.

C’è poi la vicenda della nomina della sua segretaria particolare Maria Grazia Brandara come “commissario ad acta” e quella di un vice-direttore. Nomina illegittima, quest’ultima, secondo Venturi.

“Visto come stanno le cose, l’unica strada percorribile attualmente è quella intrapresa con la nomina di un commissario ad acta per l’adozione degli atti indifferibili ed urgenti a tutela dell’erario, supportato da un vicedirettore, la cui nomina non è illegittima, visto che la legge prevede che, in assenza degli organi, nella specie il CdA, l’Assessorato vigilante nomina un commissario ad acta per il compimento di determinati atti, ed all’onorevole Brandara è stato conferito uno specifico mandato proprio per la nomina del vicedirettore che rimarrà in carica solo fino al 30 giugno prossimo”.

E adesso? Verranno ricostituiti gli organi dell’Irsap?

“Questa situazione di emergenza può essere superata solo grazie ad appositi interventi legislativi che ho tempestivamente predisposto e difeso all’Ars. Interventi che porteranno, tra le altre cose, alla netta separazione tra consorzi Asi in liquidazione ed Istituto. A quel punto, si potrà affermare la sussistenza di un’infrastruttura giuridica più stabile dalla quale potere ripartire per il regolare funzionamento dell’Istituto, con tutti i suoi organi ordinari. I liquidatori dei Consorzi saranno reclutati tra dirigenti e funzionari delle stesse Asi, che presteranno la propria attività a titolo gratuito. Non capisco davvero a cosa si riferisca Venturi quando parla di ‘sistema’”.

L’ex assessore dice che non si è nemmeno impegnata granché per garantire le risorse necessarie al funzionamento dell’ente.

“Non è vero nemmeno questo. Abbiamo fatto il possibile, anche insieme alla banca che gestisce la tesoreria, per evitare nuovi pignoramenti. Tutto nel contesto di una difficile situazione finanziaria della Regione, che non riguarda solo l’Irsap”.

E i dirigenti dell’Irsap, con stipendi a cinque zeri?

“Io stessa ho diramato una direttiva per adeguare il loro trattamento ai tetti fissati dalle leggi regionali, adesso ulteriormente abbassati a centomila euro annui”.

Insomma, l’ha sorpresa l’attacco di Venturi?

“Mi limito a dirle che gli atti, le delibere di giunta, i decreti, le iniziative realizzati in questi anni sono fatti pubblici e chiunque, incluso l’ex assessore Venturi, se vuole, può accertarne trasparenza e legalità”.


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