Salvo Lo Giudice
PALERMO – Con le sue 8575 preferenze è stato la vera rivelazione di queste Regionali, superando alla sua prima candidatura all’Ars politici di lungo corso come Francesco Scoma, Antonello Cracolici o Riccardo Savona e piazzandosi come sesto tra gli onorevoli più votati in Provincia e addirittura primo in città. Parliamo di Salvatore Lo Giudice, urologo di 47 anni, responsabile del reparto di Villa Serena, sposato e con tre bambini, eletto nella lista Musumeci presidente dopo essere stato consigliere comunale con l’Udc e assessore provinciale con Grande Sud.
Onorevole Lo Giudice, fino allo scorso agosto è stato assessore alla Provincia di Palermo in quota Grande Sud. Perché ha lasciato Micciché per candidarsi con Musumeci?
“Perché non ho condiviso le sue scelte. E dal momento che sono una persona libera e senza condizionamenti, che non dipende dalla politica, né ha mai chiesto nulla, ho deciso di cambiare”.
Cosa non ha condiviso nello specifico?
“La decisione di allearsi con Lombardo abbandonando Nello Musumeci”.
Lei però ha cominciato addirittura nell’Udc…
“Sì, io sono cresciuto nella giovanile della Dc. Poi mi sono dedicato agli studi e nel 2007 mi sono candidato al consiglio comunale di Palermo con l’Udc. Sono risultato il primo dei non eletti, con 1500 voti, e quando nel 2008 Patrizio Lodato si è dimesso per fare l’assessore, sono subentrato io”.
In consiglio però non ci è rimasto molto…
“Nell’estate del 2010 sono stato nominato assessore alla Provincia in quota Grande Sud. Ho abbandonato l’Udc perché non ho condiviso alcune scelte”.
E adesso si ritrova eletto nella lista Musumeci. Come è nata questa candidatura?
“Ci lavoro sin dal 2007, insieme a tanti amici, soprattutto in Provincia. Quando ho lasciato Grande Sud mi hanno cercato in tanti, ma ho scelto la lista Musumeci sia per il candidato presidente, della cui sconfitta sono assai rammaricato, sia perché non è un partito vero e proprio”.
Musumeci ha già annunciato di voler creare un gruppo autonomo. Lei lo seguirà?
“Rifletterò nei prossimi giorni, avendo a cuore il bene della Sicilia”.
Cascio ha accusato Musumeci di aver peccato di presunzione, causando anche la sconfitta del centrodestra. Condivide questa analisi?
“Non vedo in cosa consista presunzione di Musumeci. La sua sconfitta è attribuibile agli ultimi eventi e alle uscite di Berlusconi. Il Pdl è un partito che ormai ha bisogno di essere rivisto a 360 gradi”.
Molti si chiedono come abbia fatto ad ottenere tanti voti, più di tanti big uscenti…
“Grazie ai tanti amici e alle persone che mi vogliono bene. Ho fatto il medico con passione e dedizione e hanno voluto gratificarmi, hanno creduto in me”.
Cascio ha aperto anche ad un’eventuale collaborazione con Crocetta. Cosa ne pensa?
“Veniamo da un governo Lombardo che ha creato solo disastri, basti pensare a precari, consulenze e inciuci. Si deve cercare tutti insieme di rimboccarsi le maniche, al di là dei partiti, e cominciare a lavorare tutti insieme. Riduciamo le spese della politica e azzeriamo le consulenze. Se Crocetta prenderà decisioni giuste, sarò con lui”.
I grillini propongono di ridurre gli stipendi dei parlamentari a 2500 euro. E’ d’accordo?
“Sono d’accordo nel ridurre i costi della politica, ma come ha detto lo stesso Crocetta 2500 euro al mese potrebbero non bastare per chi fa politica per il bene della gente”.
Lei ha lasciato Micciché e l’Udc perché non ha condiviso determinate scelte. Adesso è con Musumeci: ci resterà o cambierà di nuovo?
“Io ho a cuore solo il bene dei siciliani. Se un giorno penserò che il mio gruppo non lo stia perseguendo, sarò pronto a cambiare di nuovo. La mia coerenza prima di tutto”.
