Lo studio rivela: "I capelli ricci proteggono dal sole permettono lo sviluppo maggiore del cervello" - Live Sicilia

Lo studio rivela: “I capelli ricci proteggono dal sole permettono lo sviluppo maggiore del cervello”

Lo svela la Pennsylvania State University

I capelli ricci proteggono meglio la testa dal calore del sole e mantengono più fresca la temperatura corporea, riducendo l’acqua persa attraverso la sudorazione: proprio la loro comparsa nell’evoluzione umana avrebbe permesso ai nostri antenati di sviluppare un cervello più grande. È il risultato dello studio della Pennsylvania State University pubblicato sulla rivista dell’Accademia americana delle scienze (Pnas).

I ricercatori hanno messo a confronto le diverse tipologie di capelli facendo indossare diverse parrucche a un manichino termico, alimentato a corrente elettrica per simulare la produzione di calore corporeo. Dopo aver impostato una temperatura superficiale di 35 gradi (simile a quella dell’epidermide), hanno posizionato il manichino in una galleria del vento con una temperatura ambientale controllata di 30 gradi e un’umidità relativa al 60%, in modo da simulare le condizioni dell’Africa equatoriale, dove vivevano i nostri antenati. Sotto i raggi di una lampada, usata per simulare i raggi del Sole, si è potuto dimostrare che tutti i tipi di capelli (lisci, mossi e ricci) proteggono la testa dai raggi solari, ma quelli ricci sono più efficaci nel ridurre il calore assorbito e dunque la sudorazione. 

“Gli esseri umani si sono evoluti nell’Africa equatoriale, dove il Sole è sopra la testa per gran parte della giornata, anno dopo anno”, commenta Nina Jablonski, docente di antropologia alla Pennsylvania State University. “Qui il cuoio capelluto e la parte superiore della testa ricevono livelli molto più costanti di intensa radiazione solare sotto forma di calore. Volevamo capire come ciò influisse sull’evoluzione dei nostri capelli. Abbiamo scoperto che i capelli ricci hanno permesso agli esseri umani di rimanere freschi e di conservare l’acqua”. 

A beneficiarne sarebbe stato soprattutto il cervello: questo organo, infatti, è molto sensibile al calore e più aumenta di dimensioni e più ne produce. Aver un efficiente sistema di termoregolazione potrebbe essere stata la chiave per il suo sviluppo.

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