“Lombardo avrebbe fatto bene a dimettersi per seguire i suoi processi”. L’idea di Maria Falcone è chiara come lo erano le parole di ieri con cui ha annunciato che il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, non sarà invitato alle manifestazioni per commemorare la morte del fratello, di Francesca Morvillo e degli agenti di scorta caduti nella strage di Capaci. Lo ribadisce nell’aula Magna della Facoltà di medicina e chirurgia di Palermo nell’incontro dal tema: “Cosa nostra oggi. Il dopo-stragi, l’arresto dei grandi latitanti, l’impegno della società civile”.
Il governatore non è gradito per la sua attuale posizione di imputato per mafia. Una posizione che fa a pugni con lo spirito che anima la fondazione che porta il nome del magistrato assassinato dalla mafia. Una posizione che secondo Maria Falcone, avrebbe dovuto suggerire al governatore di fare un passo indietro per “evitare quegli inciuci di cui siamo stanchi”. Parole dure a cui la donna fa seguire un apprezzamento ma splo su quanto dichiarato ieri da Lombardo: “Vorrei soltanto dire alla signora Maria Falcone che io, a prescindere dagli inviti, che ho sempre continuato a ricevere, non partecipo a nessuna commemorazione di vittime di mafia o convegno sul tema mafia dal 29 marzo di due anni fa, cioè da quando ho appreso di essere indagato”.