"Lombardo, l'uomo dei boss|per controllare gli appalti" - Live Sicilia

“Lombardo, l’uomo dei boss|per controllare gli appalti”

Esclusiva. Le accuse del pentito Jacona
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C’è un nuovo pentito ad accusare Raffaele Lombardo. “Ercole Jacona” detto “Ercolino”, già uomo d’onore di Caltanissetta, dopo il pentimento ha detto ai magistrati di Iblis che le cosche avevano “l’appoggio di Raffaele Lombardo per gli appalti”. La fonte di quest’informazione sarebbe stata Maurizio La Rosa, arrestato per associazione mafiosa dopo le regionali del 2008. Interrogato dai pm, La Rosa ha parlato di alcune imprese catanesi e su politica e mafia non ha esitato: “Lombardo è un amico… sta vicino agli amici di Catania”. Secondo La Rosa, Raffaele Lombardo avrebbe partecipato ad “una riunione col boss Salvatore Seminara”.

Il momento centrale è quello delle elezioni regionali. Da una parte c’erano Anna Finocchiaro e il Partito democratico, dall’altra Raffaele Lombardo ed un variegato gruppo di sostenitori. In questo caso mafiosi, secondo gli atti del procedimento Iblis, che vede il presidente della Regione Raffaele Lombardo indagato per concorso in associazione mafiosa.

Amico dei boss Lorenzo e Domenico Vaccaro, “Ercolino” divenne uomo d’onore nel 1994 in un casolare di contrada Roccella di Caltanissetta. Ai pm parla dei rapporti mafia-politica-imprenditoria a Caltanissetta e provincia rievocando l’incontro con Maurizio La Rosa, lo stesso che, prima dell’arresto per associazione mafiosa, era considerato “responsabile di Gela”. Era il momento dell’ascesa di Salvatore Seminara “che in quel periodo comandava mezza Sicilia”, spiega Ercolino ai magistrati. Con il “benestare” del boss Ciccio La Rocca, Seminara “voleva riunire tutte le famiglie della provincia di Caltanissetta”. “Maurizio La Rosa mi contattò per chiedermi aiuto per sostenere le elezioni di Cirignotta a Gela, in tale occasione mi disse che avevamo l’appoggio del presidente Raffaele Lombardo nella zona di Caltanissetta e provincia per gli appalti. La Rosa mi disse anche di aver saputo da Seminara che il presidente Lombardo era ‘manovrato’ da Ciccio La Rocca, nel senso che questi era in grado di ottenere appoggi per l’aggiudicazione di appalti che poi venivano eseguiti da imprese vicine a noi”. Gran parte dell’interrogatorio, depositato agli atti dell’operazione Iblis è omissato, ma nel frattempo i pm sono andati proprio alla fonte del pentito “Ercolino”: Maurizio La Rosa. Che ha parlato delle questioni politiche.

A Caltanissetta Maurizio La Rosa lavorava come attacchino, ma discuteva anche di possibili arrotondamenti “di fine mese”, per esempio rapine presso le bische clandestine del ragusano. Nel suo bagaglio portava anche alcune conoscenze maturate durante la custodia cautelare del 2005 e 2006. “Con me – spiega all’ex procuratore catanese Vincenzo D’Agata – c’era il pastore gelese Giovanni Di Noto, e il figlio di Salvatore Seminara”, col quale nel tempo è nata un’amicizia. Parlando delle elezioni in corso, l’amico dei familiari di Messina Denaro come tanti altri – secondo le ipotesi dell’operazione Iblis – finisce per parlare di Raffaele Lombardo.

“Seminara le parlò di questa cosa di Lombardo?”, chiede il Pm D’Agata. Risponde La Rosa: “Sì, le elezioni, sì, va bene… insomma ci saranno…  Insomma, vince sicuramente Lombardo”. Ancora D’Agata: “Questo discorso fra lei, Seminara, su Lombardo, come si è articolato?…”. “Seminara – aggiunge il pm Antonino Fanara – le raccontò qualcosa di specifico?”. Il mafioso entra nei particolari. “Seminara mi raccontò più di specifico… mi raccontò che c’era stato un incontro con alcuni soggetti di Catania, dove partecipò Lombardo! Dove tutte le famiglie mafiose, cioè famiglie mafiose… Lo stesso Seminara mi disse che partecipò a una riunione con alcuni amici suoi di Catania, dove in quella riunione c’era anche Lombardo. Questo successe prima… nel corso dell’anno 2008, prima delle elezioni”. Incontrandolo mentre appendeva manifesti, Salvatore Seminara gli avrebbe riferito: “Se ci hai qualche amico eh… per noi è preferito… questo Lombardo”. E ancora Seminara, secondo il racconto di La Rosa ai pm, avrebbe aggiunto: “Lombardo è un amico…, sta vicino a degli amici di Catania…, ci hanno chiesto la preferenza…, se… familiari, amici… Per noi è preferito questo qua”.


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