CATANIA – Alberto Lomeo, il primario di chirurgia vascolare dell’ospedale Cannizzaro, non sarà licenziato, il suo contratto è stato rinnovato, dopo un lungo braccio di ferro, direttamente dal manager dell’azienda ospedaliera Francesco Poli.
La procedura di licenziamento era iniziata pochi giorni dopo la pubblicazione, sul periodico Sud, dell’esposto alla Procura della Repubblica di Catania, con cui Alberto Lomeo comunicava di essersi rifiutato di firmare la diagnosi di aneurisma, effettuata cinque giorni dopo la notizia -poi smentita- del possibile arresto di Lombardo.
“L’azienda -racconta Lomeo a LivesiciliaCatania- aveva iniziato una procedura di licenziamento che è stata rigettata dal comitato dei garanti. Poi -aggiunge- è scattata una procedura di non rinnovo dell’incarico che nel frattempo era scaduto”.
La svolta è arrivata due giorni addietro, quando si è conclusa la verifica quinquennale dell’operato di Alberto Lomeo con esito positivo: a quel punto Poli ha firmato il contratto.
Lomeo è soddisfatto, “la battaglia è stata lunga -sottolinea- ma alla fine ha vinto la verità”.
“Non firmando quella diagnosi -aggiunge- ho tutelato l’interesse dell’azienda perché l’esito dell’accertamento delle condizioni fisiche dell’ex governatore non corrispondeva al suo effettivo stato”.
Al primario di chirurgia vascolare resta soltanto “l’amarezza di essere stato lasciato solo dai colleghi durante questi due lunghissimi anni di incertezza e carte bollate. Alla fine però -conclude Lomeo- se tornassi indietro rifarei quello che ho fatto, cioè semplicemente il mio dovere di medico e di cittadino”.