CATANIA – Si celebrerà a Catania il processo sull’omicidio di Giordana Di Stefano. La prima sezione della Corte di Cassazione ha rigettato la richiesta di remissione del procedimento presentata dal difensore dell’imputato Luca Priolo, Dario Riccioli. Nessun cambio di Tribunale, dunque. La pagina giudiziaria dell’orrore che si è consumato ad ottobre dello scorso anno sarà rivissuto nella aule del Palazzo di Giustizia di Piazza Verga. “Prendo atto della decisione della Cassazione in ordine alla richiesta di remissione del processo avanzata da questa difesa – afferma l’avvocato Riccioli – L’istanza è stata finalizzata a rasserenare il clima troppo pesante ormai da troppo tempo su questo processo e in qualche modo consentire la legittimazione del giudice che avrebbe deciso la condanna di Luca Priolo. Anche in questa circostanza questa difesa ha lavorato in sinergia con tutte le parti processuali al solo fine di definire una verità processuale anche in ordine alla libera capacità di ciascuno di determinarsi nel corso del processo”.
L’udienza preliminare è stata già fissata per il 6 dicembre. “Verranno discusse le questioni preliminari – spiega Riccioli – che sono le costituzioni di parte civile e la richiesta di abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica avanzata dal difensore che mi aveva preceduto. Dopodichè verosimilmente sarà fissata un’udienza per le discussioni o un’udienza per il conferimento dell’incarico peritale”.
Per Vera Squatrito la mamma di Giordana non sarebbe cambiato nulla, Catania o Messina “non è quello il problema” aveva affermato ancor prima della decisione della Suprema Corte. “C’è un dato di fatto lui ha ucciso e quindi qualsiasi tribunale che lo giudicherà avrà gli atti. Contano gli atti non conta il posto”.