MINEO – La tensione al Comune di Mineo si è fatta infuocata. A far scattare la miccia sono stati i consilieri di opposizione (Gruppo Misto e Per la città) con una nota inviata nella notte dove annunciano l’occupazione dell’aula consiliare come “gesto estremo”. “Dopo le innumerevoli azioni intraprese – scrivono – al fine di esprimere dissenso a seguito delle reiterate violazioni dello Statuto e del Regolamento da parte del gruppo di maggioranza “Uniti per Mineo”, oggi durante la seduta di consiglio, si è verificato l’ennesimo abuso – denunciano – declinatosi nel tentativo di modificare il regolamento attraverso emendamenti che impedirebbero ai consiglieri di esercitare la funzione di proposta e soprattutto di controllo”.
“Alla luce di questi tentativi improntati- aggiungono i consiglieri – vogliamo informare i cittadini che non è più possibile esercitare il mandato ricevuto, soprattutto per il comportamento fuggitivo del sindaco, che si sottrae all’obbligo di rispondere alle interrogazioni e con la complicità del gruppo consiliare che la sostiene tenta di modificare il regolamento per ciò che riguarda le interrogazioni. Infatti, è ormai consuetudine antidemocratica declassare l’ora ispettiva (interrogazioni al sindaco) impedendo ai cittadini la partecipazione attiva e sottraendosi al confronto”. Alla fine della nota i consilieri promettono di rivolgersi alle autorità competenti, tra cui la Procura della Repubblica.
Il sindaco Aloisi si difende. “Non è la realta dei fatti. Abbiamo portato le interrogazioni alla fine del consiglio affinchè prima si possa portare a termine il lavoro d’aula e si possano approvare le delibere, e alcune di queste sono fondamentali”. Anna Aloisi ci va duro con le parole. Secondo il sindaco dietro a queste proteste strumentali della minoranza ci sarebbe il Presidente del Consiglio che “viola le regole”. Tra il presidente Barbagallo e il sindaco c’è stata una rottura e non fa più parte della maggioranza, ma secondo il sindaco dovrebbe lo stesso espletare il ruolo con “serietà e imparzialità”. Cosa che secondo Aloisi non succede, anzi. “Il consiglio è convocato ogni due mesi e molte volte in date – afferma – in cui io non potrò essere presente per impegni istituzionali. E poi viene stilato un elenco infinito di ordini del giorno, ma le delibere vanno studiate – incalza Aloisi – e approfondite”. “E’ un presidente del consiglio assenteista – rincara la dose il sindaco di Mineo – io capisco che vive lontano per lavoro, ma non si può fare il presidente del consiglio per corrispondenza e convocare un consiglio ogni due mesi”. E l’affondo finale non poteva mancare: “Molte volte mi trovo in una situazione di grande imbarazzo: molte volte mi è stata tolta la parola e sono stata interrota mentre intervenivo in consiglio. E in alcune circostanze non è stata data la parola ai consiglieri di maggioranza. Da questo trae vantaggio la minoranza”.