PALERMO – “La missione di Rosalia a Palermo è questa: aiutarci a custodire il desiderio di Dio perché la nostra vita personale, familiare, civile, ecclesiale, politica sia mossa dall’amore. Senza amore non si mette su casa”.
L’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice parte dall’amore per tracciare la strada di una comunità, quella palermitana. Nel santuario di Santa Rosalia celebra la Solennità circondato dai fedeli, con le parole va dritto ai problemi della città, passando dal ruolo di ciascuno.
“Senza amore vicendevole – dice l’arcivescovo – non c’è comunità cristiana, tuttalpiù una stazione di servizi religiosi. Senza amore la città diventa una Babele. Senza amore non si sconfigge la mafia, non si afferma una cultura della legalità, della giustizia e della solidarietà”.
Il pensiero per Gaza
“Senza amore non si riconosce la dignità inviolabile della persona umana e specialmente i piccoli e i fragili sono predati e scartati. Senza amore avanzano egoismo e odio. Regna la perniciosa peste del profitto, che devasta e sfrutta la Terra e le sue risorse, incurante delle future generazioni. La Casa comune, il mondo, si trasforma in campo di battaglia, la guerra l’unica via da percorrere, la pace una chimera per illusi”.
I piccoli, i fragili, il profitto e il mondo che diventa un campo di battaglia, Corrado Lorefice costruisce un ponte tra chi ha più bisogno nella vita di tutti i giorni e le condizioni “disumane” di Gaza.
Prima però chiama in causa il rapporto tra le persone e Dio: “Ma noi abbiamo il desiderio di Dio? E come avere il desiderio di Dio se stiamo scegliendo di vivere senza Dio? Anche noi che professiamo la fede, spesso viviamo senza Dio. Sempre più marginale e sconosciuto, veniamo travolti da una mentalità e da una cultura sostanzialmente indifferente nei confronti di Dio. Eppure, questo tempo, quanti idoli conosce. Quanta schiavitù idolatrica. L’idolo dell’orgoglio, dell’apparire, del possedere, dell’accumulare, del potere, della forza. L’idolo che ci bramare ma non desiderare”.
“Guerre devastanti e disumane”
Lorefice entra nel cuore della terra devastata dalle bombe di Israele, cita il potere. E Gli idoli.
“Gli idoli che portano il nome di ‘profitto’ e ‘potere’ – dice Lorefice – raggelano e pietrificano il cuore; generano scarti umani, indifferenza e concorrenza spietata; fomentano guerre sempre più devastanti e disumane come sta accadendo a Gaza e in tante altre regioni della Terra; seminano false illusioni e violenza tra i nostri giovani sempre più in balia di alcol e droghe devastanti; seminano nelle famiglie disgregazione e nella città illegalità, ingiustizie, connivenze perniciose”.
La preghiera a Rosalia per Palermo”
“Rosalia rendici capaci di rinnegare i falsi idoli che ci tentano e ci schiavizzano ogni giorno. Aiutaci a custodire in noi il desiderio di Dio e la fede in Gesù Cristo suo Figlio unigenito fattosi uomo come noi, morto e risorto per darci vita in abbondanza; a custodire l’amore di Dio effuso nei nostri cuori per mezzo dello spirito Santo nella nostra rinascita battesimale; ad essere sentinelle di speranza come te nella nostra Palermo – conclude l’arcivescovo – e nel mondo che, particolarmente in questo tempo, ne ha un disperato bisogno. Continua a camminare con noi e per noi”.

