CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – L’attesa sta per finire, ma sta per iniziare il divertimento. La Betaland Capo d’Orlando si dirige verso Rimini, dove si disputerà la Final Eight di coppa Italia. E Giuseppe Sindoni, direttore sportivo nonchè uno dei principali artefici di questa squadra, ha fatto capire quanto è gratificante esporre il marchio della città paladina in giro per l’Italia, in vista di una sfida contro la Grissin Bon Reggio Emilia che tutto sembra fuorchè proibitiva: “Esprimiamo grande soddisfazione per esserci qualificati alle Final Eight. È un risultato che ha doppia valenza, oltre a quella enorme sportiva, per noi ha grande valore simbolico. Il raggiungimento delle Final Eight di Serie A, nove anni fa, coincide con l’ultimo anno di Serie A”.
Sindoni ha fatto capire che c’è anche un forte legame umano tra la squadra che sta sorprendendo l’Italia intera e la sua gente. In particolare per quanto riguarda due personaggi, entrambi spentisi negli ultimi mesi e legati a doppio filo con la formazione biancoblu, ovvero Silo Conforto e Rolando Howell, con quest’ultimo che prese parte proprio alle Final Eight di nove anni fa: “Tornando alle Final Eight è come se si chiudesse il cerchio. Ci tengo a ringraziare mio padre, perché se siamo qui oggi è grazie a lui. Ha creduto in qualcosa in cui nessuno avrebbe mai potuto e voluto credere. Il mio pensiero va oggi a due persone che purtroppo non ci sono più e che mi vengono in mente quando si raggiungono risultati importanti: sono Silo Conforto, che sono sicuro si sarebbe divertito con noi, e l’altro è Rolando Howell, che ricordo come grande protagonista di quelle Final Eight. Rolando allora sbagliò il lay up che ci avrebbe portato in semifinale, io credo nel destino e forse anche grazie a lui quest’anno quel lay up andrà dentro e potremo passare il turno”.
La parola l’ha poi presa Sandro Nicevic. Il capitano è pronto per tornare a tastare quel campo che gli manca ormai dalla seconda giornata, quando fu costretto a saltare la sfida di Venezia, e da allora non è più tornato sul parquet. Ma ora che l’infortunio sembra essere rimarginato, ci sono i presupposti per dare vita ad un altro miracolo: “Quando sono arrivato più di tre anni non avrei mai pensato di rimanere qua per quattro anni. Quando sono arrivato l’Orlandina mi è sembrata una società seria e importante, che è cresciuta e ha dimostrato in questi quattro anni di poter avere grandi speranze per il futuro. Le Final Eight sono un grande traguardo che ci porterà altre motivazioni per andare avanti con speranza. È un’opportunità per questo club di far vedere il grosso lavoro che questa società ha fatto in questi mesi. Si giocherà tutto in una partita secca e noi crediamo di essere a livello di poter combattere con qualsiasi squadra e di andare avanti più possibile”.
Infine è stata la volta di Gennaro Di Carlo, l’uomo che questa Betaland la guida sul parquet tutti i giorni della settimana. Si parla più di basket giocato con il coach campano, il quale conferma la presenza nelle rotazioni di capitan Nicevic ma anche la grande voglia di stupire ancora dei suoi ragazzi: “Approcciamo a questa partita contro Reggio con grande determinazione e voglia, perché credo che le Final Eight le abbiamo conquistate con merito. Parteciperemo al gran ballo non da Cenerentola, ma da protagonisti, consapevoli che si tratta di un risultato che renderà gli orlandini orgogliosi di noi. Sono fiducioso, abbiamo le armi per giocarcerla, saremo al completo perchè ci sarà anche Sandro Nicevic, il quale apporto sarà utile e determinante per continuare a sognare. Io considero le Final Eight una tappa intermedia del nostro percorso. Ci auguriamo tra due mesi di poter festeggiare i playoff e ci auguriamo di andare sempre avanti. Ora ci tufferemo in questa esperienza e ci auguriamo di renderla più lunga possibile”.