L'Ospedale dei pupazzi |Domenica alle Zagare - Live Sicilia

L’Ospedale dei pupazzi |Domenica alle Zagare

La manifestazione si svolgerà il prossimo 18 marzo, a partire dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00.

l'iniziativa
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CATANIA – Capire che i medici sono amici dei pazienti e che gli ospedali sono luoghi in cui si guarisce e si può riprendere la vita normale. Approda al Centro commerciale Le Zagare di San Giovanni La Punta l’Ospedale dei pupazzi, un’iniziativa ideata dal Sism, (Segretariato Italiano Studenti di Medicina), presente in Italia in 39 sedi ma anche nel resto del mondo, che ha trovato nella direzione del centro un prezioso partner per la divulgazione della cultura della salute anche tra i più piccoli.

Domenica 18 marzo, a partire dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00, alle Zagare aprirà l’”Ospedale dei pupazzi” è infatti un luogo a misura di giocattolo nel quale i bambini accompagneranno dei pupazzi infortunati nel reparto speciale di pupazzologia, per curarli, sconfiggendo così l’innata paura per i camici bianchi. Un progetto nato alcuni anni fa, che riscuote sempre grande successo per la curiosità che suscita nei più piccoli, che alla fine restano affascinati da un mondo che non conoscono ma che spesso fa loro paura.

“Questa è un’iniziativa che presentiamo da cinque anni – spiega la presidente del Sism, Claudia Giuffrida – non solo nei centri commerciali, dove siamo presenti da due anni circa, ma anche nelle scuole elementari e nelle piazze. In questo modo – prosegue – cerchiamo di raggiungere il maggior numero di persone, non solo i bambini, ma anche le famiglie. Un ospedale composto da tutti i reparti, dalla cardiologia alla radiologia, dall’otorinolaringoiatria alla sala operatoria: il tutto a misura di pupazzo. Il bambino rivestendo il ruolo di genitore, utilizzerà il suo pupazzo come “transfert” entro il quale potrà riversare tutte le sue paure, dubbi ed incertezze. Davanti a sé troverà un medico “pupazzologo” (lo studente di Medicina) che lo accompagnerà nel suo percorso all’interno dell’ospedale: in tal modo si riesce a promuovere nel piccolo bambino un superamento delle paure del contesto sanitario ed un approccio a questo fondato sul gioco e sulla comprensione.

“Lo scopo principale del progetto – spiega la pediatra Giovanna Russo, che supporta attraverso la formazione gli studenti che hanno ideato il progetto – è quello di diffondere la cultura della salute, ed eliminare la paura dell’ansia nei confronti dell’ignoto per quanto riguarda le cure mediche. Insomma – aggiunge – l’obiettivo è quello di portare il bambino a vedere l’ospedale non come luogo oscuro, ma con una sorta di officina per riparare la macchina del corpo quando si guasta”.

L’ospedale è costituito da diverse “unità operative” che comprendono l’accettazione e la sala d’attesa, ambulatori di medicina generale e specialistica, apparecchiature per la diagnostica per immagini, una o più sale operatorie ed infine una farmacia. I bimbi cominciano l’attività in sala d’attesa, dove sono intrattenuti con attività ludico-didattiche sui temi inerenti al progetto: la visita medica, il dottore e l’ospedale, la malattia, le medicine. Ogni bimbo è poi accompagnato nell’Ospedale da un Pupazzologo “accompagnatore”, che segue con lui tutto il percorso dall’accettazione, alla visita, alla farmacia. Durante la visita i piccoli sono coinvolti attivamente, possono fare domande e sperimentare direttamente le manovre o l’uso di qualche strumento.

Le prescrizioni terapeutiche spaziano da coccole, favole e accorgimenti dietetici a medicinali, medicazioni e bendaggi, procedure chirurgiche. Al termine dell’esperienza il bimbo porta a casa una documentazione relativa a al suo pupazzetto (ricetta medica o cartella clinica o libretto sanitario) che può essere uno spunto per ripetere il gioco nel tempo e continuare a familiarizzare con i temi in questione. “Come sempre – afferma Milena Calì, della direzione del centro commerciale – Le Zagare si apre al territorio ed è punto di riferimento della popolazione non solo per lo shopping. Questa iniziativa è molto interessante – conclude – e siamo certi che sarà apprezzata, dai piccini ma anche da mamme e papà”.


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