PALERMO – Il segretario nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa ha sospeso a titolo cautelativo dal partito e ha deferito al collegio dei probiviri l’onorevole Gianpiero D’Alia per le “gravi affermazioni lesive dell’immagine del partito e offensive nei confronti dei suoi 50.000 iscritti”. Lo dice una nota dell’ufficio stampa Udc riferendosi alla frase “l’Udc è morta, stiamo parlando del nulla…” riferita al presidente Udc.
“Confesso che è abbastanza inebriante essere sospeso dal nulla. Per amicizia verso l’onorevole Cesa, mi prodigo per evitargli nuovi strappi sul fronte della legalità statutaria e gli rassegno volentieri le mie dimissioni. Se mi fornisse l’indirizzo a cui inviarle, gli sarei infinitamente grato”. Così Gianpiero D’Alia, parlamentare di Area Popolare e fondatore dei ‘Centristi per il Si’, appresa la notizia della sospensione cautelativa dall’Udc disposta nei suoi confronti da Lorenzo Cesa.
“Cesa è da lungo tempo segretario dell’Udc: mi pare non abbia mai preso provvedimenti così pesanti nei confronti di cocainomani e condannati per reati gravi, lo fa invece per un politico per bene come D’Alia. Questo la dice lunga sui parametri politici di Cesa. Siamo sgomenti”. Lo dice Adriano Frinchi, segretario Udc in Sicilia, non riconosciuto da Lorenzo Cesa che ha commissariato il partito nei mesi scorsi, aprendo una profonda frattura con la classe dirigente siciliana. (ANSA)