CATANIA – Lo hanno aspettato in silenzio. Come se fosse stato un parente, uno di famiglia. Perché è la grande famiglia dei Vigili del Fuoco ad aver perso un figlio. Sono arrivati anche i colleghi del turno di notte, quelli degli altri distaccamenti, quelli del polo multifunzionale, a salutare Vincenzo Lima, Enzo come lo chiamavano, prima che la salma partisse per Palermo, città natale del vigile del fuoco morto stanotte, in seguito alle ferite riportate dopo l’incidente sulla rampa per raggiungere l’aeroporto. Tra le lacrime e l’incredulità, molta rabbia per una tragedia ancora tutta da ricostruire.
“Abbiamo perso un collega, un amico”. Così il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Catania Giuseppe Verme, visibilmente commosso, ha commentato ai microfoni di Rei Tv (GUARDA IL SERVIZIO) la morte del pompiere Vincenzo Lima, rimasto ferito ieri nell’incidente autonomo avvenuto sulla tangenziale etnea. “Vincenzo era uno della squadra – ha affermato – e adesso dobbiamo cercare di essere tutti uniti per superare questo momento”.
“Sappiamo – ha sottolineato – che il nostro lavoro spesso ci porta a soccorrere gli altri, certo, vedere una persona che ha la tua stessa divisa che ha bisogno di aiuto e non riuscire a salvarla è una cosa che ti lascia il segno. Siamo vicini ai familiari, il ministro dell’Interno ha mandato un messaggio di cordoglio, i vertici nazionali domani saranno tutti ai funerali: dal capodipartimento all’ispettore generale capo al capo del Corpo. Dobbiamo fare qualcosa in più ho detto stamani ai colleghi – ha concluso Verme – anche quello che il collega avendo perso la vita non può più fare.”
