Si trattava di un gesto goliardico per celebrare il “funerale” del consorzio dell’acquedotto Tre sorgenti di Canicattì che sta per chiudere, invece è stato scambiato per un avvertimento al presidente dell’Ente, Calogero Mattina.
Le indagini della polizia hanno infatti chiarito cosa c’era dietro al ritrovamento, nei giorni scorsi, di un mazzo di crisantemi e di lumini e un foglio davanti la stanza del presidente del consorzio in Largo Verri. Il dirigente del commissariato della polizia di Stato di Canicattì Corrado Empoli ha confermato adesso che si è trattata di un’iniziativa ironica legata allo stato di crisi del consorzio che ha comunque creato apprensione. Il presidente Mattina non ha voluto commentare l’accaduto.