Lunedì si vota l'assestamento di bilancio|Il PD annuncia: "Non lo voteremo" - Live Sicilia

Lunedì si vota l’assestamento di bilancio|Il PD annuncia: “Non lo voteremo”

Tempi duri per Cammarata & co. Il gruppo consiliare dei democratici in sala delle Lapidi, infatti, ha dichiarato che lunedì non intende votare la manovra di assestamento di bilancio proposta dalla giunta comunale. C’è di più: “il nostro – ha detto il capogruppo del Pd, Davide Faraone – non vuole essere mero ostruzionismo. Al contrario, ci appelliamo ai colleghi di Mpa e Pdl Sicilia perché dimostrino in aula coerenza con quanto dichiarato nelle scorse settimane. Crediamo che ci siano i margini per arrivare ai numeri in aula e sfiduciare, nei fatti, il sindaco Cammarata”. In una lunga conferenza stampa i democratici hanno, inoltre, precisato i motivi per i quali non intendono votare l’assestamento il quale, a detta di Faraone, “è un atto che chiede al consiglio comunale di ratificare bugie e di essere complici, anche rispetto al bilancio non veritiero di Amia”. Anche sulla vicenda del riaumento della Tarsu, i democratici non usano mezzi termini: “mentre la giunta tassa ulteriormente i cittadini, il giudice tributario continua a dare ragione a chi ha fatto ricorso, bisogna tenerne conto”. Faraone individua in questa vicenda responsabilità precise: “il ragioniere generale Basile, l’assessore al bilancio Bavetta, lo stesso sindaco Cammarata non possono esimersi dalle loro responsabilità e devono tenere conto dei circa 48 milioni annui che bisogna rimborsare ai cittadini per la vicenda Tarsu. Qui il problema – ha aggiunto Faraone – è che il sindaco che verrà, e lo dico senza fare catastrofismi, si ritroverà a gestire un Comune, di fatto, in dissesto”. Se davvero lunedì in consiglio comunale si arrivasse a bocciare la manovra di assestamento, la giunta dovrà a quel punto predisporre un nuovo atto, che tenga conto del dibattito avvenuto in aula. “Si stratta – ha concluso Faraone – dell’anticamera, nei fatti, delle dimissioni del sindaco”. Sulle società partecipate, il consigliere Salvatore Orlando ha evidenziato la situazione di Amia Essemme, che “il presidente Lo Cicero non ha neanche menzionato, nel piano industriale presentato in consiglio. Vogliamo ricordare – ha aggiunto Orlando – che lo stesso Lo Cicero ricopre anche la carica di direttore generale del Comune di Palermo e in questa sua veste non può esimersi dalla responsabilità di valutare soluzioni alternative per i dipendenti di Amia Essemme”. Last but not least, Rosario Filoramo, che è entrato nel dettaglio della manovra di assestamento, evidenziando come non sia possibile “destinare i fondi Cipe, utilizzabili soltanto per progetti pronti da attuare in cantiere, come un escamotage per sanare i conti della municipalizzata d’igiene ambientale. Attenzione – ha aggiunto Filoramo – un’ altra delle gravi contraddizioni presenti in questa delibera riguarda i fondi stanziati dall’assessorato agli enti locali (circa 5 milioni di euro), che sono vincolati e possono essere utilizzati soltanto per il sociale. Che non diventino un ulteriore pozzo al quale attingere per sanare i fondi Amia!”.


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