L'Upea si regala una gran serata | La corazzata Milano finisce ko - Live Sicilia

L’Upea si regala una gran serata | La corazzata Milano finisce ko

Al ritorno al PalaFantozzi dopo le due gare in "esilio" a Trapani, i ragazzi di Giulio Griccioli sfornano una prestazione praticamente perfetta e mandano al tappeto la squadra dominatrice del campionato, suggellando la salvezza.

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CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – L’Orlandina volgeva regalarsi una serata di gala e l’ha avuta. Le premesse c’erano tutte: ritorno a casa dopo due turni di esilio a Trapani, salvezza da festeggiare e i campioni d’Italia in carica ospiti sul parquet del PalaFantozzi. Davanti a quasi 3600 spettatori, la squadra di Griccioli tiene a bada la capolista e suggella la permanenza nella massima serie come meglio non poteva desiderare. Un 71-57 che non lascia adito a dubbi, una partita controllata dal primo fino all’ultimo minuto, conclusa con la standing ovation di tutto il pubblico. Vero che gli avversari non hanno più nulla da chiedere e pensano a presentarsi ai playoff nelle migliori condizioni, ma ciò non toglie nulla all’impresa realizzata da Soragna e compagni. Un successo aspettato da una stagione e arrivato proprio nel momento più bello, quello della festa. Una festa a cui ha partecipato anche Emir Sulejmanovic, nuovo arrivato in casa Upea. Un esordio di fuoco, quanto basta per capire in che ambiente si troverà da qui a fine stagione, con lo champagne tenuto in frigo da una settimana che può finalmente essere stappato.

Inizio aggressivo per l’Upea e per Sek Henry, che trova otto punti nell’iniziale 11-4 a favore della squadra di Griccioli. È però difensivamente che i padroni di casa mostrano tutta la loro solidità, con Milano che riesce a trovare la via del canestro soltanto da sotto. Pecile e Hunt mettono la firma su un parziale 4-0 e portano il vantaggio orlandino a quota undici punti, prima che Gentile riesca a trovare la prima tripla della serata per l’Armani. La risposta, sempre dall’arco, arriva dalle due bombe di McGee, che porta Capo in fuga. Soragna dalla lunetta chiude il primo parziale sul +14 per i padroni di casa, mentre McGee in campo aperto riapre le ostilità col lay-up del +16. La difesa dell’Orlandina continua sugli stessi standard della prima frazione: Milano trova soli due punti nei primi quattro minuti, ancora una volta andando ad attaccare il ferro con una schiacciata di Elegar. Henry alza l’asticella del massimo vantaggio Upea a quota diciotto, però la squadra di Banchi si sblocca con Ragland e Melli. Una lenta risalita fino al -9, quando l’Orlandina trova dalla panchina un sorprendente Karavdic: quattro punti e rimonta avversaria frenata, con Pecile che dalla lunetta manda le squadre all’intervallo lungo sul 44-33.

Al rientro in campo subito un libero con possesso per l’Orlandina, a causa di un tecnico “fischiato” a Samuels negli spogliatoi. Pecile realizza, ma Milano ha tutt’altro piglio rispetto ai primi due quarti. Almeno difensivamente, dove blocca tutte le iniziative avversarie, mentre in attacco Melli litiga col ferro e per oltre tre minuti di gioco l’Armani resta al palo: il primo punto arriva con l’1/2 dalla lunetta di Gentile, il primo canestro dal campo arriva invece dopo cinque minuti di gioco con Ragland. L’americano da solo tira su un parziale 7-0 e Milano torna in carreggiata fino al -6. Griccioli fa affidamento alla fisicità degli americani in difesa, mentre in attacco è ancora Nicevic a togliere le castagne dal fuoco ai paladini. Sarà suo l’ultimo canestro dal campo nel terzo quarto: dalla lunetta Hunt e Campbell che riportano il vantaggio orlandino sulla doppia cifra, mentre Moss e Brooks chiudono la penultima frazione sul 52-44. Il piazzato di Nicevic riporta Capo sul +10, Milano si riavvicina dalla lunetta con Elegar e Brook fino al -7. La classe e l’esperienza di uno come Soragna, in momenti del genere, è oro colato. Se porta pure cinque punti di fila per il nuovo +12, allora, vale anche il prezzo del biglietto. L’Armani si inceppa in difesa e crolla sul -16, in più fallisce una serie di conclusioni non contestate dalla difesa dell’Orlandina. La partita non ha più storia e i secondi finali diventano un countdown per la festa: il Palafantozzi può esplodere, l’Orlandina porta a casa la testa della capolista.

UPEA CAPO D’ORLANDO-EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 71-57 (29-15, 44-33, 52-44)
ORLANDINA: Hunt 3, Nicevic 9, Pecile 13, Henry 13, Campbell 6, Soragna 7, Karavdic 4, Spampinato ne, McGee 16, Sulejmanovic, Binaconi ne, Strati ne. Allenatore: Griccioli.
MILANO: Brooks 3, Gentile 11, Cerella 4, Melli 9, Samuels, Ragland 14, Gigli, Villa ne, Elegar 4, James ne, Pecchia ne, Moss 4. Allenatore: Banchi.


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