M5S, troppe richieste di atti | L'Asp: "Non possiamo lavorare" - Live Sicilia

M5S, troppe richieste di atti | L’Asp: “Non possiamo lavorare”

La richiesta di documenti dei deputati del Movimento 5 Stelle è “incessante, sistematica e senza precedenti”e l'Asp di Siracusa annuncia lo stop alla risposte per non “intralciare le attività istituzionali ed il buon andamento della pubblica amministrazione”. La replica dell'Asp: "Nulla da nascondere, ma l'attività della nostra amministrazione non può essere intralciata".

SIRACUSA – La richiesta di documenti dei deputati del Movimento 5 Stelle è “incessante, sistematica e senza precedenti”e l’Asp di Siracusa annuncia lo stop alla risposte per non “intralciare le attività istituzionali ed il buon andamento della pubblica amministrazione”. Ha fatto saltare i nervi ai dirigenti dell’azienda sanitaria provinciale di Siracusa “la copiosa, incessante e sistematica sequenza di accesso atti, esercitata senza soluzione di continuità sin dal suo insediamento” dall’onorevole Stefano Zito, vicepresidente dalla commissione Sanità dall’Ars, che si è visto recapitare una lettera sottoscritta dal direttore sanitario e dal commissario straordinario della struttura, che annuncia lo stop a successive trasmissioni di documenti. Secondo i vertici dall’Asp l’attività di richiesta documenti messa in atto da Zito “non trova precedenti nella storia dell’azienda e sta mettendo davvero a dura prova gli uffici, ormai impegnati da mesi in una estenuante ricerca di atti e di elaborazione dati”.

Per argomentare lo stop alle risposte l’Azienda ha avviato “un necessario approfondimento giuridico intorno alla corretta applicazione dell’istituto di accesso agli atti”, che ha sintetizzato in quattro pagine che di fatto sbattono la porta in faccia a Zito e alle richieste future del Movimento Cinque Stelle. “Prendo la lettera – commenta Zito – come un elogio alla mia attività. Evidentemente stiamo cercando di fare luce laddove nessuno ha mai messo il naso. Non vorremmo avere toccato qualche nervo scoperto. Di certo le motivazioni addotte dall’azienda non ci convincono e, anzi, ci stimolano ad andare avanti per la nostra strada con rinnovati vigore e determinazione”. Tra le altre cose Zito aveva richiesto informazioni sulla dotazione dei vari ospedali (comprensiva dei nominativi dei dirigenti) sulle tabelle DRG del settore pubblico e privato, sugli atti di nomina (soprattutto dei primari facenti funzione), di assunzione e di spostamento di personale da un reparto all’altro o da un reparto agli uffici, sulle attrezzature non funzionanti e inutilizzate (cosa in qualche modo collegata all’esistenza di lunghe liste di attesa), sulla frequenza di utilizzo di tac, risonanze magnetiche etc. Notizie erano state chieste dal deputato anche sui codici 048 (neoplasie) attivi in provincia di Siracusa dal 1990 al 2012.

A 24 ore di distanza arriva la replica dll’Asp che in una nota specifica: “Sulla eccezionalità del caso provocato dall’onorevole Stefano Zito con la nota riguardante l’accesso agli atti dell’Azienda, il commissario straordinario Mario Zappia e il direttore sanitario Anselmo Madeddu sottolineano: Finora abbiamo consegnato al deputato numerosi dati e informazioni che gli uffici hanno potuto agevolmente produrre trattandosi di mera riproduzione di atti o di riepiloghi di dati. Ad altre richieste, invece, come complesse elaborazioni tecniche, compilazioni di elenchi, o il compimento di altre attività onerose per gli uffici amministrativi e sanitari con notevole intralcio dell’attività istituzionale che non si sostanziano nell’esame di documenti esistenti e nell’estrazione di relative copie e rappresentano un esame generalizzato dell’attività istituzionale, l’Azienda non si ritiene obbligata a dare seguito. Ciò in quanto le stesse esulano dal dettato normativo e giurisprudenziale sul diritto di accesso che lo stesso deputato cita nelle premesse delle proprie istanze. E’ chiaro che l’Azienda ha il dovere di fornire quanto previsto dalle legge e, diversamente da quanto affermato inopportunamente, non ha nulla da nascondere. Naturalmente le copiose richieste dell’onorevole Zito, di cui peraltro non si comprende lo scopo, non possono intralciare l’attività della pubblica amministrazione. In ogni caso l’onorevole non ha un potere inquisitorio che, nell’ordinamento giuridico è rimesso ad altri poteri dello Stato”.


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