Ma dove vanno gli assessori? | Se la giunta è... in missione - Live Sicilia

Ma dove vanno gli assessori? | Se la giunta è… in missione

Turano, Bandiera e Musumeci, i componenti del governo che spendono di più in spese di rappresentanza

PALERMO – Da New York a Tokyo, da Tel Aviv alla amatissima Verona. Dove vanno in missione gli assessori della giunta Musumeci? Quali sono state, in questi due anni, le mete dei loro viaggi istituzionali rimborsati con i soldi della Regione?

Tra i componenti della giunta maggiormente in movimento per motivi legati al proprio ruolo, ecco il presidente della Regione Nello Musumeci, l’assessore alle Attività produttive Mimmo Turano e il collega dell’Agricoltura Edy Bandiera. Le cifre complessive dei rimborsi oscillano tra i 26 e i 35 mila euro circa. Non ha mai chiesto il rimborso spese, invece, l’assessore al Territorio e all’ambiente Toto Cordaro mentre nel caso di Manlio Messina, neo assessore al Turismo succeduto a Sandro Pappalardo, ancora i dati non sono caricati.

I viaggi per i componenti del governo regionale sono inevitabili. La maggior parte delle volte si tratta di volare a Roma per sedere ai tavoli di discussione con l’esecutivo centrale. Altre volte si tratta, e questi sono i casi più onerosi, di partecipare alle fiere internazionali in cui la Regione fa vetrina delle sue aziende, dei suoi prodotti e della sua offerta turistica e culturale. Proprio questa circostanza spiega così come qualche assessore abbia speso molto di più dei suoi colleghi.

E infatti, anche i luoghi, a disposizione nei report dell’amministrazione trasparente del sito della Regione, raccontano di assessori impegnati in voli prevalentemente nella capitale e di componenti della giunta, è il caso di Turano e Bandiera, volati a Tokyo, a New York, a Tell Aviv. Sempre Bandiera è l’uomo del governo che è volato più volte a Bruxelles. Per lui i viaggi lì sono stati 3 mentre il presidente della Regione Musumeci c’è andato una volta sola. Fra i viaggi più inconsueti quello di Gaetano Armao a Bastia, in Corsica. Lì il vicepresidente della Regione e assessore all’Economia ha partecipato alla “Conferenza delle regioni periferiche marittime”. Ricorrono, sia nelle schede compilate dagli uffici degli assessori Armao, che da Bandiera, che da Musumeci le visite nella città di Verona. Per gli ultimi due, viaggi nella città veneta sia nei giorni della fiera del Vinitaly che in occasione della Fiera Cavalli. Mentre l’assessore all’economia si è unito alla delegazione regionale in occasione della fiera del vino del 2018.

Proprio Armao, e il titolare della delega alla Salute Ruggero Razza stando agli ultimi dati aggiornati ha  chiesto rimborsi fra i 20mila e i 15mila euro. Per quest’ultimo io voli sono stati principalmente a Roma, salvo 4 eccezioni per missioni a Firenze, a Rimini, a Cagliari e a Genova. L’assessore alle Infrastrutture e ai trasporti Marco Falcone ha viaggiato, come pure altri suoi colleghi, sia verso le isole Eolie che verso Pantelleria. Per lui però c’è anche un viaggio a Bruxelles e a Napoli.

Tutti gli altri assessori hanno viaggiato, infine, spendendo meno di diecimila euro Per Roberto Lagalla, assessore all’Istruzione e alla Formazione, missioni solo a Roma e Milano. Bernadette Grasso, titolare delle deleghe alla Funzione pubblica e agli Enti locali,è volata nella capitale, a Firenze e ad Ustica ed ha partecipato a un meeting a Fiuggi. Infine ci sono Antonio Scavone divenuto assessore alla Famiglia e alle Politiche sociali, lo scorso febbraio, che non ha indicato i luoghi dell’incontro ma le occasioni a cui e intervenuto e Alberto Pierobon, assessore all’Energia e ai Rifiuti. Per lui i voli sono stati a Bruxelles, a Roma e Milano. L’assessore veneto però ha richiesto il rimborso anche per le sue missioni nell’Isola: a Catania, a Ragusa e a Racalmuto.


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