Spett. Live Sicilia
In data 10.01.2013 leggo sul vostro sito un pezzo inerente la chiusura dell’Istituto Incremento Ippico di Catania, di cui sono un dipendente, che viene soppresso per poi accorpato allo Zootecnico di Palermo. Un Ente, lo Zootecnico, che versa in condizioni peggiori di quelle dell’Istituto Incremento Ippico. Il suo bilancio è stato negli anni sempre tagliato, dove il personale non ha il riconoscimento giuridico di dipendente regionale. Per quello che riguarda il personale dell’Istituto Incremento Ippico di Catania non c’è nulla di certo sul suo ricollocamento,
L’articolo non fa menzione che attualmente l’Incremento Ippico non ha elargito gli stipendi da novembre per mancanza di liquidità da parte della regione, che non ha provveduto a mandare la seconda semestralità del contributo annuale. Nessuno ha mai fatto menzione, che nella sede di Catania i cavalli non ci sono perché trasferiti per i lavori di ristrutturazione dei locali. Si è solo dato risalto ad inesattezze sui costi del personale, personale che non ha la qualifica di palafreniere, che non trova riscontro in nessun mansionario della Regione, ma bensì quella di Istruttore Direttivo, che non guadagna assolutamente la cifra sproporzionata che più volte ed in molte occasione è stata indicata.
Il dipendente dell’Istituto Incremento ippico guadagna uno stipendio medio come un qualsiasi dipendente regionale. L’articolo però non pone il problema del perché l’ente è considerato ente inutile, mi chiedo come mai tutte le competenze amministrative e burocratiche negli anni passati sono stati dati ad organismi privati? Comunque sia prima di sopprimere un ente si deve pensare che fine faranno non solo più di cento tra cavalli e asini ma dare certezze occupazionali e remunerative al personale. Grazie per lo spazio che mi si concede.
Giuseppe Nicotra
dipendente dell’Istituto incremento ippico