Pene per 72 anni di carcere sono stati inflitte a sei presunti esponenti delle cosche mafiose di Borgetto e Partinico (in provincia di Palermo) accusati a vario titolo di associazione mafiosa ed estorsione. La pena più alta (20 anni) è stata comminata al boss di Altofonte Domenico Raccuglia (nella foto), a 14 anni è stato condannato Salvatore Corrao, a 10 anni Santo Musso, a 5 Pietro Brugnano, a 9 Giuseppe Giambrone, a 14 Francesco Nania.
Per questi ultimi due i giudici hanno ordinato la scarcerazione. Il processo ai due nasceva da una riunificazione di due procedimenti, uno dei quali su annullamento con rinvio della Cassazione. I due sono stati condannati per mafia per episodi fino al 2004: per questo procedimento erano stati scarcerati per scadenza dei termini di custodia cautelare. Per il presunto reato commesso nel periodo successivo i due sono stati assolti dalle accuse, ma si trovavano in carcere, e quindi ne è stata ordinata la scarcerazione.
Assolti Antonino Nania e Alessandro Salto. Il processo nasce dall’operazione antimafia denominata Carthago che decapitò le cosche del palermitano. Altri nove imputati sono stati processati in abbreviato.