PALERMO – Stava per esplodere una nuova guerra di mafia nel mandamento di Porta Nuova. I carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Palermo stanno eseguendo otto arresti su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. In cella pure Tommaso Lo Presti e Nunzio Milano, due degli scarcerati eccellenti degli ultimi mesi. Ma di persone appena tornate libere ce ne sono altre.
L’operazione decapita il vertice del clan e blocca l’inizio di una faida tra le famiglie mafiose del mandamento che si contendevano il potere.Ed è proprio in questo contesto che sarebbe maturato l’omicidio di Giuseppe Di Giacomo, assassinato alla Zisa. L’indagine sfociata negli arresti di oggi inquadra anche il contesto del delitto di metà marzo. Le indagini hanno fatto luce sulle dinamiche interne a Cosa nostra all’indomani del delitto di via dell’Emiro: alcuni boss ritenevano di avere individuato i responsabili dell’omicidio Di Giacomo e intendevano farsi giustizia.
Di certo c’è che, come annunciato da mesi, alcuni scarcerati eccellenti, pezzi grossi come Milano e Lo Presti, erano tornati subito nel giro, riprendendosi la posizione di potere che avevano lasciato prima di finire in cella. Scarcerazioni che hanno finito per creare prima malumori e poi scontri.