Mafia, blitz Apocalisse| Scarcerato Vincenzo Graziano - Live Sicilia

Mafia, blitz Apocalisse| Scarcerato Vincenzo Graziano

Vincenzo Graziano

Libero per mancanza di indizi. Il Tribunale del Riesame ha accolto la richiesta degli avvocati Nico Riccobene e Ninni Reina. Secondo l'accusa, Graziano sarebbe uomo d'onore della famiglia di Resuttana e regista del business dei videopoker.

IL RIESAME DI PALERMO
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PALERMO – Libero per mancanza di indizi. Vincenzo Graziano lascia il carcere. Il Tribunale del Riesame ha accolto la richiesta degli avvocati Nico Riccobene e Ninni Reina. Tranne qualche eccezione, ma su posizioni minori, l’impianto accusatorio della Procura aveva retto al vaglio del Riesame. Graziano è il primo indagato “di peso” per cui è arrivata la scarcerazione.

Già condannato per Mafia, Graziano aveva finito di scontare la pena nel 2012. Sulla base della ricostruzione dei pm, però, non aveva perso tempo a rimettersi nel giro. In particolare, veniva indicato non solo come affiliato al mandamento di Resuttana, ma anche quale regista del monopolio, realizzato d’intesa con Vito Galatolo dell’Acquasanta, nel settore delle slot machines e delle scommesse sportive on line. In collaborazione con una sfilza di parenti avrebbe imposto le macchinette mangiasoldi nei bar di mezza città.

Gli veniva inoltre contestato, sulla base delle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Sergio Flamia, di avere affiliato, assieme a Galatolo, mentre si trovavano in carcere, un nuovo uomo d’onore. Non si conoscono ancora le motivazione della scarcerazione. I legali, però, nel primo caso hanno sostenuto che non c’è prova alcuna che gli incontri con Galatolo fossero finalizzati ad affari illeciti. Le frequentazioni con un indiziato mafioso, anche se non sporadiche, come ha stabilito la Cassazione, non hanno valore di indizio di colpevolezza.

Sulla vicenda della presunta punciuta in carcere, invece, gli avvocati Reina e Riccobone, hanno sottolineato che il collaboratore Flamia non era stato in grado di collocare temporalmente l’episodio e in ogni caso, qualora fosse avvenuto, sarebbe stato assorbito nel vecchio reato per cui Graziano ha già scontando una condanna definitiva. Ed ancora, che Flamia non ha indicato il nome della persona affiliata facendo venire meno un utile riscontro alle sue dichiarazioni.


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