ROMA – “Il Sindaco di Troina pone un problema serio e che merita la massima attenzione” lo afferma Giuseppe Antoci ex Presidente del Parco dei Nebrodi scampato ad un agguato mafioso nel maggio del 2016 per il suo impegno contro la Mafia dei Pascoli.
“Sono tante le famiglie mafiose – dichiara Antoci – che hanno ottenuto in questi anni contributi europei nonostante molti dei loro esponenti si trovassero in carcere o fossero già condannati. Questo perché fino al nostro impegno e alla creazione del Protocollo di Legalità, oggi legge dello Stato, non esisteva alcun controllo sia nell’assegnazione che nell’erogazione di questi fondi: era un business rapido e senza rischi. Per gestire un traffico di droga, per esempio, i tempi sono lunghi, il giro è internazionale e si rischiano pene altissime. Invece sui Fondi Europei per l’Agricoltura il guadagno era altissimo, si faceva in fretta, il rischio era bassissimo così come le pene se fossero stati incriminati”.
“Appare chiaro che se dopo tutto questo, dopo la legge, dopo le revoche, ancora alcuni di questi signorotti, come pare a Troina, continuano a portare i loro animali nei terreni revocati, occorre solamente fare una semplice cosa e cioè applicare l’art. 633 riguardante l’invasione di terreni o edifici nella sua nuova formulazione del reato attraverso il quale è possibile l’arresto facoltativo. Lo stesso chiaramente dice: ‘Chiunque invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da euro 103 a euro 1032. Si applica la pena della reclusione da due a quattro anni e la multa da euro 206 a euro 2064 e si procede d’ufficio se il fatto è commesso da più di cinque persone o se il fatto è commesso da persona palesemente armata. Se il fatto è commesso da due o più persone, la pena per i promotori o gli organizzatori è aumentata’. Bene – conclude Antoci – basta applicarlo e così si levano il vizio una volta per tutte”.