"L'uomo dei servizi segreti | in quella foto con un politico..." - Live Sicilia

“L’uomo dei servizi segreti | in quella foto con un politico…”

Massimo Ciancimino ad Anno Zero
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“Come non sarà mai nessun magistrato a farmi dire che Berlusconi è mafioso, nessun giornalista o Gasparri o Cicchitto mi farà dire che Dell’Utri é al di fuori di quegli ambienti”. Lo afferma ai microfoni di CNRmedia Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo Vito. “Uno dei commenti che faceva mio padre – aggiunge – era che non si capisce come un imprenditore milanese debba ricorrere ad uno stalliere senza neanche avere i cavalli, come Mangano. Ovviamente prima gli facevano le cose e poi volevano essere la cura. Questo atteggiamento era tipico di questa vecchia mafia corleonese: creare il problema per risolverlo e diventare amico esclusivo”. Poi Ciancimino dice: “Fare il finto attentato al contadino, fargli ammazzare le pecore per poi dire ti risolvo io il problema, diventare elemento indispensabile. Quello che secondo mio padre ha fatto Dell’Utri in tutta la sua vita con Berlusconi: faceva fare gli attentati alla Standa perché poi sapeva a chi rivolgersi, il finto rapimento del figlio che poi risolveva lui: ‘ti mando lo stalliere”. “Per mio padre Berlusconi è una vittima della mafia, forse il più grosso imprenditore – dice Ciancimino – che è stato sempre sotto scacco e sotto ricatto della mafia”.

Esiste una foto del ”signor Franco”, l’uomo dei servizi segreti che faceva da contatto tra lo Stato e Vito Ciancimino, con un importante politico di oggi. Lo ha detto Massimo Ciancimino, intervenuto alla trasmissione ‘Anno Zero’. ”C’è – ha spiegato – una foto dell’uomo dei servizi segreti con un politico importante ancora oggi”. Un uomo della prima o seconda Repubblica? Gli à stato chiesto da Michele Santoro. ”Perché c’è una diferenza tra la prima e la seconda Repubblica?”, Ha risposto il figlio dell’ex sindaco di Palermo, che ha detto ancora che questa foto è stata pubblicata su una rivista ‘free’. Ciancimino non ha voluto aggiungere altro dicendo che della questione si sta interessando la magistratura.


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