PALERMO – Differimento della pena per Marcello Dell’Utri. L’ex senatore va agli arresti domiciliari. Sta male e non può rimanere in carcere. Viene dunque rinviata l’esecuzione della pena. Lo ha deciso il Tribunale di Sorveglianza, accogliendo la richiesta dei legali. Dell’Utri sta scontando una condanna definita a sette anni per concorso in associazione mafiosa.
Il Tribunale si è pronunciato dopo l’intervento della Cassazione dello scorso aprile che indicava al giudice di sorveglianza di tenere conto “dell’aggravamento delle condizioni sanitarie” e delle ripercussioni dei trasferimenti quotidiani in ospedale per le cure. Il Tribunale di Roma, il 5 dicembre 2017, aveva giudicato compatibili con il carcere le condizioni di salute dell’ex senatore, affetto da cardiopatia, diabete e tumore alla prostata.
La Cassazione aveva disposto un nuovo esame da parte dello stesso giudice di sorveglianza che aveva respinto l’istanza e ora ha dato il via libera al differimento. Giudice che, sottolineava la Suprema Corte, “deve valutare se le condizioni di salute del condannato possano essere adeguatamente assicurate all’interno dell’istituto penitenziario o, comunque, in centri clinici penitenziari e se esse siano o memo compatibili con le finalità rieducative delle pena, con un trattamento rispettoso del senso di umanità, tenuto conto anche della durata del trattamento e dell’età del detenuto”, bilanciando tutto questo “con la pericolosità sociale del condannato”. L’ex politico lascerà il carcere per farvi ritorno se le sue condizioni miglioreranno.
I giudici: rischia la vita
“La patologia cardiaca di cui dell’Utri soffre ha subito un recente e significativa o aggravamento rispetto alle pregresse condizioni e non sono secondarie le negative ricadute di altri fattori complicanti quali l’età, 77 anni, il trattamento radioterapico, la malattia oncologica e le condizioni psichiche. I sanitari hanno segnalato il rischio di morte improvvisa per eventi cardiologici acuti e hanno concluso per la non compatibilità col carcere”. E’ uno stralcio del provvedimento con cui il tribunale di sorveglianza di Roma ha concesso i domiciliari e differito la pena a Marcello dell’Utri.