Mafia e droga, Nizza e Santapaola a Catania sono la “stessa cosa”

Mafia e droga, i Nizza e i Santapaola a Catania “sono la stessa cosa”

I retroscena dell’inchiesta Naumachia

CATANIA – Tra i trafficanti di droga arrestati un mese fa nell’operazione Naumachia – condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Catania – e gli uomini d’onore del clan Santapaola, direttamente o tramite le loro costole interne come quelle dei Nizza, ci sarebbe una “osmosi soggettiva”. Un legame diretto, tale da rendere i loro affari quasi imprescindibili gli uni dagli altri.

Che la droga sia uno dei business più importanti per Cosa Nostra, del resto, appare essere un fatto assodato. Il gip Pietro Currò lo mette nero su bianco in uno dei passaggi della sua ordinanza: resta “fermo l’ulteriore dato dell’osmosi soggettiva tra la compagine del sodalizio mafioso (…) e del gruppo criminale”.

I soldi reinvestiti negli “stipendi”

Nella gestione delle piazze di spaccio dei Nizza ci sono da mantenere i detenuti in carcere e le loro famiglie fuori. Ci sono gli stipendi e c’è la regola della solidarietà tra “uomini d’onore”.

A confermarlo, per gli investigatori, sarebbe l’ingresso nella piazza di spaccio dei Nizza a San Giovanni Galermo di un esponente come Antonino Raimondo detto “cipollina”. A lui non è contestato il traffico di droga, evidenzia il gip, ma l’appartenenza a Cosa Nostra: prenderebbe uno stipendio mensile di 2 mila euro provenienti, per l’appunto, dal traffico di droga. Anche se lui non c’entrerebbe direttamente nulla con la droga.

“Glieli hai dati i soldi a Cipollina?”

Nel marzo del 2021, rilevano gli inquirenti, Vincenzo Di Pino, uno che invece è accusato di traffico di droga, consegnerebbe 700 euro come “acconto” sul suo stipendio. In un’intercettazione, alla specifica domanda se avesse portato “i soldi a Cipollina”, lui risponde di si.

E che si tratta di somme importanti emerge subito dopo, quando il gip fa rifermento a un altro indagato che avrebbe trafficato, per la piazza di spaccio di San Giovanni Galermo, in cocaina, acquistata a 50 mila euro al chilo. Il tutto, sotto il cartello del gruppo dei Nizza, che deve la sua forza al carisma dei suoi leader storici, certo, ma anche all’essere uno dei gruppi vicini ai Santapaola.


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