Mafia e voto di scambio a Trapani: 8 anni ai Virga, ex assessore assolta - Live Sicilia

Mafia e voto di scambio a Trapani: 8 anni ai Virga, ex assessore assolta

Le accuse non reggono per quattro imputati

PALERMO – Tante condanne, a cominciare da quelle dei fratelli Virga, e quattro assoluzioni al processo che vedeva imputati presunti boss e gregari della famiglia mafiosa di Trapani. Le pene inflitte dal giudice per l’udienza preliminare sono meno pesanti di quelle chieste dalla Procura di Palermo, ma in alcuni casi sono cadute delle aggravanti e in altri il reato di associazione mafiosa è stato derubricato in concorso esterno.

Nell’organigramma della famiglia mafiosa le indagini dei carabinieri piazzarono anche l’ex deputato regionale Paolo Ruggirello che è stato rinviato a giudizio ma ha scelto il rito ordinario. Il processo, deciso con il rito abbreviato, ha garantito uno sconto di pena agli imputati.

L’accusa era rappresentata dal procuratore aggiunto Paolo Guido e dai sostituti Luisa Bettiol, Claudio Camilleri e Gianluca De Leo. Francesco e Pietro Virga, figli di Vincenzo, storico luogotenente di Matteo Messina Denaro, all’ergastolo per l’omicidio di Mauro Rostagno, sono stati condannati a 8 anni ciascuno di carcere con l’accusa di avere retto il mandamento mafioso. Per loro la pena è stata decisa in continuazione con le precedenti condanne del 2002 (la richiesta era di 20 anni). Una volta liberi si sarebbero ripresi il posto che gli spettava.

Estorsioni, traffico di droga e controllo degli appalti: così la mafia ha ammorbato non solo la città di Trapani. Il blitz dei carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Trapani colpì anche le famiglie di Marsala, Paceco e per la prima volta Favignana. La mafia era sbarcata sull’isola per gestire gli affari del turismo.

Queste le condanne: Michele Alcamo 3 anni, Pietro Cusenza 8 anni e 4 mesi (fece delle confessioni, ma la sua è la pena più alta), Antonino D’Aguanno 3 anni e 4 mesi, Vincenzo Ferrara 3 anni e 4 mesi, Stelica Jacob 4 anni, Mario Letizia 8 anni 4 mesi, Michele Martines 5 anni e 4 mesi in continuazione con una precedente condanna, Francesco Orlando 5 anni e 4 mesi in continuazione con una precedente condanna, Francesco Peralta 8 anni e 4 mesi, Giuseppe Piccione 8 anni, Francesco Salvatore Russo 4 anni, Francesco e Pietro Virga 8 anni ciascuno in continuazione con la precedente condanna.

Gli assolti sono Tommasa Di Genova, Anna Maria Inferrera, Carmelo Salerno e Francesco Todaro (non ha retto l’ipotesi che avesse aiutato, in più occasioni, Paolo Ruggirello ad eludere le investigazioni dell’autorità giudiziaria).

Confiscate la Vm Costruzioni di Mario Letizia con sede a Marsala, Lo Scrigno di Francesca Maria Coppola con sede a Eice, Bar Efri con sede a Trapani. Dissequestrata la Phm con sede legale a Palermo.

“Dobbiamo raccogliere voti… Tu lo sai che se le cose vanno bene a me vanno bene a tutti. Mi pare che è stato sempre così qua”, diceva il boss Virga non sapendo di essere intercettato. Dall’inchiesta emerse che la mafia offriva voti e i politici ricambiavano pagando oppure sostenendo gli affari dei boss. Ruggirello, accusato di essere “a disposizione” di Cosa nostra non è l’unico politico coinvolto nell’inchiesta.

Di voto di scambio politico mafioso era accusata, ma è arrivata l’assoluzione con la formula “per non avere commesso il fatto”, anche Ivana Inferrera dell’Udc, già assessore comunale a Trapani, e candidata alle Regioni del 2017. Era difesa dagli avvocati Giovanni Rizzuti e Donatella Buscaino.

Il giudice ha riconosciuto tutti gli scambi elettorali politico-mafiosi, compreso quello che riguardava Inferrera. Solo che la candidata non sarebbe stata a conoscenza dell’accordo fra il marito, D’Aguanno, e i Virga che per tale fatto sono stati tutti e tre condannati.

Gli imputati giudicati colpevoli dovranno risarcire le parti civili: Centro Studi Pi La Torre, Associazione Antonino Caponnetto, Associazione Codici,
Associazione La verità vive”, Associazione antiracket Trapani, e i comuni di Paceco, Campobello di Mazara, Favignana, Valderice, Castelvertrano, Custonaci, Trapani ed Erice.


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