"Pokerino beverino": la chat di Matteo Messina Denaro

“Pokerino beverino”: il gruppo WhatsApp di Matteo Messina Denaro

Lorena Lanceri
Cosa scrive il giudice nella condanna di Lorena Lanceri

PALERMO – Dalla quarantena Covid alle partite a poker. C’era un rapporto di grande intimità, personale e sentimentale, fra Matteo Messina Denaro e Lorena Lanceri, una delle donne del padrino recentemente condannata.

Lo scrive il giudice per l’udienza preliminare Stefania Brambille nella motivazione della sentenza con cui alla donna sono stati inflitti 13 anni e 4 mesi di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa.

Le “attenzioni della donna”

Le “attenzioni” di Lanceri, che insieme al marito Emanuele Bonafede (condannato a 6 anni e 8 mesi) ha provveduto alle necessità del capomafia, ne ha smistato la corrispondenza e ha vigilato sulla sua sicurezza, hanno consentito al capomafia “di permanere anche fisicamente nel territorio mafioso da lui diretto”.

Ed invece i coniugi avrebbero fatto finta di essere rimasti sorpresi dopo avere visto la sua fotografia sui media dopo l’arresto. Si presentarono in caserma per dire di averlo conosciuto nel 2018 come il medico Francesco Salsi.

Appassionato di poker

Messina Denaro era uno di famiglia in casa Bonafede-Lanceri, dove ha trascorso l’isolamento Covid. Ha instaurato rapporti sociali con altre persone vicine alla coppia. Lo dimostra il gruppo WhatsApp creato nel 2019 e nominato “Pokerino beverino” di cui il latitante era un membro. Tutti lo cercavano e il superlatitante giocava a carte come ne sulla fosse.

Il rapporto tra i due risale a molto prima della cattura di Messina Denaro, almeno al 2017, “anno in cui ‘lest’ (uno dei soprannomi dato alla donna dal boss ndr) già appare stabilmente nei rendiconti mensili e annuali di spesa del capo mafia acquisiti durante le indagini”.

Un arco temporale ampio nel quale “egli, grazie al prezioso aiuto della sua rete di protezione, di cui faceva parte la Lanceri, è riuscito a perpetrare la sua latitanza continuando ad operare indisturbato sul territorio campobellese quale vertice della consorteria mafiosa”.

Un Rolex in regalo

ll latitante era parecchio generoso. Per il regalo di cresima al figlio della coppia Messina Denaro diede i 6.300 euro necessari per comprare un Rolex Oyster Perpetual.

I carabinieri del Ros hanno trovato le impronte della donna sul diario del padrino e su diversi cd e dvd custoditi dal boss nel covo di Campobello di Mazara. Ed ancora Lanceri avrebbe fatto acquisti dal proprio account Amazon per conto del padrino: felpe, scarpe, libri poster.

Condotte che, secondo il gup, “permettono di tracciare e ricostruire quello che è l’apporto tipico del concorrente esterno”.


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