"Mafia di Porta Nuova" | Pesanti richieste di pena - Live Sicilia

“Mafia di Porta Nuova” | Pesanti richieste di pena

Vincenzo Coniglio, uno degli imputati

Sotto processo, a Palermo, ci sono alcuni presunti mafiosi del clan di Porta Nuova. Furono arrestati dai carabinieri nel 2011 nel corso del blitz denominato Pedro. (Nella foto Vincenzo Coniglio, uno degli imputati)

REQUISITORIA DEI PM
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PALERMO – Le richieste di pena sono pesanti. Alla sbarra ci sono alcuni dei presunti mafiosi del clan di Porta Nuova. Gli altri, arrestati nel 2011 nel corso del blitz dei carabinieri denominato Pedro, hanno scelto riti alternativi. A cominciare da Calogero Lo Presti. Per tutti era lo zio Pietro, da cui prendeva il nome dell’operazione.

Persino la produzione della fiction non sarebbe sfuggita alla regola del racket. Sul set di Squadra Antimafia Palermo Oggi si sarebbero aggirati i mafiosi veri. La cosca di Porta nuova avrebbe controllato il servizio di trasporti e ristorazione per le troupe e gli attori della fortunata serie tv, campione di ascolti sull’ammiraglia delle reti Mediaset. L’operazione dei carabinieri colpì al cuore uno dei più potenti mandamenti mafiosi palermitani. I magistrati che coordinarono l’inchiesta erano l’allora procuratore aggiunto Ignazio De Francisci e gli attuali sostituti Maurizio Agnello, Caterina Malagoli e Francesca Mazzocco.

Diciotto anni di carcere sono stati chiesti per Vincenzo Coniglio. Ufficialmente faceva il parrucchiere in corso Calatafimi,. In realtà, sarebbe stato l’uomo che gestiva i proventi del pizzo. Più pesante, 21 anni, è la richiesta per Antonino Lo Iacono. L’elenco prosegue con Giuseppe Di Marco (12 anni e 6 mesi), Maurizio Pecoraro (16 anni), Giovanni Giammona (15 anni), Domenico Marino (10 anni), Salvatore Sampino (6 anni), Giuseppe Rizzo (6 anni), Matteo Rovetto, ex poliziotto in pensione (3 anni), Francesco Chiarello (13 anni), Nunzio La Torre (13 anni), Giuseppe Migliore (4 anni e 6 mesi), Ivano Parrino (20 anni), Giuseppe Auteri (9 anni), Giusto Gagliano (due anni e 2 mesi). Le pene più basse sono state chieste per gli imputati che rispondono di favoreggiamento. La requisitoria proseguirà il 18 giugno. Poi, la parola passerà alle difese.

 


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