CATANIA – Ancora Lucio Maggio. Entra stavolta nel mirino di alcuni genitori degli studenti, e non di essi stessi, l’operato del direttore generale appena reintegrato dell’Ateneo. Si tratta di un esposto inviato alla Procura della Repubblica, al presidente della Corte dei Conti e al rettore Giacomo Pignataro. Sono in sei a firmarlo. La vicenda posta all’attenzione dei togati riguarderebbe la gestione e prima ancora l’assegnazione di alcune aule didattiche e sale studio a una cooperativa in sostituzione del personale preesistente.
I fatti. “Con delibera del 17 febbrario 2012 – si legge nell’esposto – il Consiglio di Amministrazione ha istituito i poli amministrativo-contabili (Pac) per la cura delle attività amministrative, contabili, negoziali di spesa e di servizio a supporto delle strutture didattiche e di ricerca abolendo le facoltà. A seguito di ciò quasi tutto il personale tecnico ausiliario, che si occupava della gestione delle aule per le lezioni e delle aule studio è stato trasferito in altro luogo di lavoro nel quale spesso risulta in esubero”.
La contestazione. “A seguito di tali trasferimenti, il direttore generale Lucio Maggio affidava il compito di gestione al personale di una cooperativa. Tutto ciò ha causato e continua a causare gravi disagi agli studenti e ai docente i quali sono costretti a osservare gli orari di apertura e di chiusura delle aule effettuati della cooperativa, per cui spesso i docenti sono costretti a finire le lezioni senza averle concluse. Tale segnalazione – spiegano i genitori – viene effettuata affinché venga verificata la procedura di assegnazione e la sussistenza di eventuali reati per mancato rispetto delle norme di trasparenza amministrativa. A nostro parere – continua la missiva – tutto ciò ha causato e continua a causare sicuramente un grave danno erariale all’Università, la quale si viene a trovare con personale in esubero e non utilizzato e dover pagare la cooperativa”.
La replica di Lucio Maggio. “Ultimamente, come sanno ormai tutti, la mia Amministrazione è stata vagliata per filo e per segno. E non avendo avuto contestazioni, mi sento assolutamente tranquillo. Si tratta quindi di farneticazioni. Capirete – spiega Maggio a LiveSicilia – che sono stato esautorato illegittimamente dalle mie funzioni. Il mio reintegro sicuramente non farà piacere a qualcuno. Lo stesso qualcuno che evidentemente si diverte a mandare in giro voci prive di fondamento. Siamo pronti – conclude – a fornire ogni elemento per verificare il contenuto di questo racconto”.