Mal di pancia grillini per Gentiloni| Corrao: "Il Pd ha avuto troppo" - Live Sicilia

Mal di pancia grillini per Gentiloni| Corrao: “Il Pd ha avuto troppo”

Cancelleri perplesso, Giarrusso scontento. L'abbraccio ai dem non è indolore per il Movimento.

Il patto coi democratici per mettere fuori gioco Matteo Salvini non poteva certo essere indolore per il Movimento 5 Stelle. E in Sicilia i mal di pancia si sono fatti sentire subito. Dopo l’intervista a Livesicilia di Giancarlo Cancelleri, ministro mancato, che ha detto di non essere del tutto convinto dall’operazione pe rl distanze tra Movimento e Partito democratico, un altro pezzo da novanta in predicato di un incarico non giunto, l’europarlamentare Ignazio Corrao, su facebook si è espresso in modo molto critico sulla genesi del Conte bis. Corrao era un papabile grillino per il ruolo di commissario europeo, andato invece all’ex presidente del Consiglio ed ex ministro degli Esteri Paolo Gentiloni del Pd.

“Ma voi siete davvero contenti della composizione di questo nuovo governo? Nei post precedenti, se li avete letti, avevo espresso un favore a questa negoziazione ma solo in presenza di determinate condizioni, tutte disattese”. Inizia così un lungo post di Corrao, molto critico. Corrao ricorda che in Parlamento la delegazione dei 5 Stelle è doppia rispetto al Pd e che invece la composizione del governo è troppo sbilanciata a favore dei dem, con l’aggravante di avere concesso al Pd anche lo strategico ruolo di commissario europeo. “Senza entrare nel dettaglio dei singoli ministri – scrive Corrao – e peso e possibilità dei vari Ministeri (lo faremo con calma una prossima volta) mi sembra evidente, ad una prima occhiata, che oltre a quello che ho scritto sopra, tutto ciò che ha un grosso peso per il meridione sta in mano al Partito democratico”.

Un’analisi che in effetti sorvola sul fato che i 5 Stelle hanno imposto al Pd le forche caudine di entrare nel governo presieduto dallo stesso premier che aveva guidato l’esecutivo che il Pd aveva bollato come una sorta di pericolo per la democrazia. Con la conferma in ruolo prestigiosissimo per il vicepremier uscente Luigi Di Maio. E con la rinuncia da parte del Pd ai ministeri che gestiscono i due temi chiave per qualsiasi partito di sinistra, Lavoro e Istruzione, andati ai 5 Stelle. Ma la critica di Corrao trova tante adesioni tra i militanti e simpatizzanti grillini che commentano il suo post.

“Non posso esprimere apprezzamento e tanto meno sostegno incondizionato. Non ci sono i presupposti minimi”, sintetizza Corrao. Che rispondendo ai commenti si spinge ancora oltre: “Giulia Grillo, Barbara Lezzi e Danilo Toninelli hanno tutti fatto un egregio lavoro che sarà bruscamente interrotto. Aggiungo anche la Trenta e Bonisoli. Sono profondamente rammaricato perché questo è di fatto un governo in mano al Pd con il 35% dei parlamentari del M5s (sulla base di 11 milioni di voti arrivati per certe battaglie toste che abbiamo fatto in passato)”. E ancora, rispondendo a chi invece lo critica: “Mi becco le critiche perché molti “attivisti” (che in realtà sono tifosi) vogliono che i portavoce stiano zitti e facciano gli yes man (anche se eletti con decine di migliaia di preferenze)”.

Anche un altro siciliano del Movimento come Dino Giarrusso, anche lui europarlamentare, fa sentire il suo malcontento: “Comprendo l’amarezza di alcuni colleghi. Lo dico con rispetto per l’esperienza che ha Gentiloni. Nel metodo questa cosa non ci piace: credo che un commissario del Movimento 5 stelle, o comunque espresso da quest’ultimo, sarebbe stato il fiore all’occhiello di questa trattativa”.

L’avventura degli ex nemici per la pelle demogrillini è ancora all’alba ma che non sarà una passeggiata nemmeno in casa del Movimento è fin troppo chiaro già dalle prime battute.


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