PALERMO – Assolto per la particolare tenuità del fatto. In realtà fu più una disavventura domestica che un reato quello commesso da Roberto Todaro, trentenne del rione Borgo Nuovo. Tutta colpa delle sigarette.
L’imputato stava scontando una condanna per droga agli arresti domiciliari (è in corso il processo di appello). Il vizio del fumo lo spinse a chiedere che gli portassero a casa una scorta di “bionde”. Il ragazzo delle consegne suonò e Todaro fece l’imprudenza di uscire dall’appartamento per ritirare le sigarette.
Solo che dimenticò le chiavi di casa e il cellulare all’interno dell’immobile. A quel punto pensò di chiedere aiuto ad un parente che abita lì vicino.
Una volta in strada, però, fu sorpreso dai carabinieri che erano andati a controllare che rispettasse la disposizione di restare in casa.
Il legale della difesa, l’avvocato Alessandro Musso, ha ripercorso passo dopo passo la piccola disavventura riuscendo a convincere il tribunale che Todaro non avesse alcuna intenzione di allontanarsi da casa senza permesso.
Da qui l’assoluzione dall’ipotesi di evasione.