Maltempo da codice rosso | E in città si diffonde la paura - Live Sicilia

Maltempo da codice rosso | E in città si diffonde la paura

Centralini delle forze dell'ordine tempestati di chiamate, si teme che il maltempo possa provocare gravi danni come accaduto a Catania soltanto dieci giorni fa. Osservati speciali i sottopassaggi di viale Regione Siciliana. Trasferito d'urgenza parte del percolato di Bellolampo.

PALERMO – Più di cento telefonate, oggi pomeriggio, alla sede della Protezione civile regionale. I palermitani hanno paura, temono che quel codice rosso dell’allerta meteo possa provocare gravi danni nel capoluogo. Alla mente tornano le immagini di quanto successo a Catania soltanto dieci giorni fa: una vera e propria bomba d’acqua che ha messo in ginocchio la città etnea, con tanto di un uomo inizialmente disperso, persone alla ricerca di mettersi in salvo salendo sui tetti e cittadini rimasti feriti.

E Palermo, adesso, è in tensione. A confermarlo sono le centinaia di chiamate giunte alla sala operativa della Protezione Civile e del comando provinciale dei vigili del fuoco. C’è chi si chiede se anche la propria auto sarà trascinata dall’acqua, chi immagina le strade già trasformate in fiumi, chi deve mettersi in viaggio e invece resterà a casa. “E’ proprio quello che consigliamo – dice l’ingegnere Filippo Russo – perché il rischio c’è, è serio e particolarmente elevato nelle zone critiche della città, quelle che vanno in tilt anche con semplici piogge”.

Si tratta dei sottopassaggi che si trovano lungo la circonvallazione, delle zone a valle della stessa, di Partanna Mondello e di varie aree del centro storico, dove il sistema fognario risale a molti anni fa. “Se si dovesse verificare un evento di proporzioni molto pesanti, la zona lato monte di viale Regione Siciliana presenterebbe alcuni punti di estrema difficoltà per i cittadini. tutto corso Vittorio Emanuele – aggiunge l’ingegnere – potrebbe invece diventare una vasta area in cui le acque si riverserebbero scivolando verso il mare: da Monreale passando per corso Calatafimi e così via. Insomma – conclude – fino a quando il pericolo non sarà scampato – meglio non uscire o comunque, evitare di attraversare le zone più critiche di Palermo”.

Un provvedimento urgente, inoltre, è stato adottato in seguito ad un’ordinanza della Provincia: prevede il trasferimento di una parte del percolato di Bellolampo nell’impianto di depurazione in contrada Ciachea a Carini, gestito dall’ex Consorzio Asi oggi Irsap.

“La gente cerca di informarsi – dicono dalla sala operativa di via Abela – specie dopo quanto successo a Catania. C’è addirittura chi chiede l’orario preciso della perturbazione, chi domanda cosa fare per le prossime ore, per mettersi al sicuro. Già ieri avevamo emanato un’allerta meteo, ma oggi le previsioni rendono necessario lo stato di allarme”. Da qui il codice rosso: “I nostri compiti – concludono dalla Protezione Civile – sono di prevedere, ma anche quello di prevenire. Per questo il monitoraggio sarà assiduo fino a quando non cesserà l’emergenza”.


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