Manager, ecco i primi ricorsi | Il Tar: "Il governo chiarisca" - Live Sicilia

Manager, ecco i primi ricorsi | Il Tar: “Il governo chiarisca”

L'attuale commissario dell'Asp di Agrigento Salvatore Messina è stato escluso dall'elenco degli aspiranti dirigenti generali e si è opposto davanti al Tar. I giudici non hanno respinto il ricorso. Adesso pende una "spada di Damocle" sulle nuove nomine.

PALERMO – In tanti lo avevano previsto, con largo anticipo: la procedura seguita dalla Regione per la scelta dei 17 dirigenti generali si sarebbe prestata facilmente a ricorsi e contenziosi. Una posizione, del resto, espressa a più riprese da deputati e addetti ai lavori. Persino dal presidente della Commissione Sanità Pippo Digiacomo, che già mesi fa aveva stigmatizzato l’iter, i requisiti scelti, le modalità di selezione.

Così ecco che un ricorso giunge al Tar prima ancora che quelle procedure giungano alla conclusione. E i giudici amministrativi hanno in parte accolto le richieste, rimandando la discusisone nel merito al giugno dell’anno prossimo. Un ricorso “pesante”, visto che è stato avanzato da Salvatore Messina, attuale commissario straordinario dell’Asp di Agrigento. Una decisione, quella del Tar che, di fatto, pone la classica “spada di Damocle” sulla testa degli aspiranti dirigenti generali e anche su chi dovrà sceglierli. Se il ricorso, l’anno prossimo, andasse abuon fine, tutta la selezione rischierebbe di essere annullata.

Messina, infatti, ha chiesto l’annullamento di una serie di atti. Intanto, del verbale del 6 febbraio 2013 col quale si fissano i paletti e i requisiti per “la formazione di un elenco degli aspiranti idonei alla nomina a direttore generale delle aziende sanitarie provinciali, delle aziende ospedaliere e delle aziende ospedaliere – universitarie della Regione Siciliana, recante l’indicazione dei titoli valutabili, dei relativi punteggi e dei criteri di valutazione”. Ma non solo. Messina ha “impugnato” anche l’elenco “di 119 candidati idonei da sottoporre direttamente al colloquio, licenziato dalla Commissione con nota protocollo numero 9691 del 31/07/2013, successivamente pubblicato sul sito telematico dell’Assessorato, nella parte in cui non è stato incluso il dotti Messina Salvatore Roberto”.

Il commissario dell’Asp agrigentina, poi, ha chiesto l’annullamento “della originaria scheda (non resa pubblica e di cui si sconosce punteggio e contenuto) con la quale la Commissione ha valutato il curriculum ed i titoli”, del “provvedimento di rivalutazione a seguito di reclamo, comunicato dal Dirigente dell’Assessorato Regionale della Salute con nota prot n. 71084 del 16/09/2013, di attribuzione al dott Messina Salvatore Roberto del punteggio di 9,5, anziché 30”, del “relativo verbale della Commissione di cui si sconosce l’esatto contenuto” e infine, “dell’elenco integrativo di 70 candidati idonei da sottoporre direttamente al colloquio (oltre i precedenti 119) selezionati e seguito di test on line pubblicato sul sito telematico dell’Assessorato in data 11/11/2013, nella parte in cui non e stato incluso it dottor Messina Salvatore Roberto”.

Così, il Tar ha scelto di “vederci chiaro”. Non ha sospeso l’efficacia degli atti impugnati. Ma ha imposto all’amministrazione regionale di produrre “documentati chiarimenti in ordine ai fatti di causa corredata dagli atti del procedimento da depositare presso la segreteria di questo TAR entro 30 giorni dal deposito o dalla comunicazione della presente ordinanza”. Entro un mese, l’assessorato alla Salute dovrà spiegare cosa è successo. Ma non si tratterà di un caso isolato. Sono pronti decine di ricorsi. E così, dopo dieci mesi di selezione, e prima dell’effettiva scelta dei manager, le nomine dei prossimi dirigenti generali di Asp e aziende ospedaliere rischiano di essere già “in bilico”.


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