PALERMO – Si è svegliata una mattina con un cavo telefonico della Tim sopra la “testa”. È stato fatto passare prima dal prospetto della villa dove vive a Mondello e poi sul tetto per servire un’abitazione limitrofa. Il giudice civile Santo Sutera ha accolto il ricorso di una donna, A.M. sono le sue iniziali, assistita dall’avvocato Pier Luigi Licari: il cavo della linea telefonica va rimosso.
“Se è vero che la legislazione in materia ammette delle limitazioni alla proprietà privata consentendo il passaggio di cavi telefonici al di sopra delle abitazioni – spiega l’avvocato Licari – è pur vero che tali attraversamenti debbano avvenire a certe condizioni, non rispettate nel caso di specie”.
Infatti, il cavo attraversa obliquamente la villetta e prima di finire sul tetto ingombra il prospetto dove ci sono l’ingresso e la terrazza dell’immobile. Un posizionamento senza preavviso che, scrive il giudice, “limita il godimento dell’ambiente circostante”. La donna ha scritto senza successo a Tim per evitare di finire in tribunale. Ora la compagnia telefonica, oltre a rimuovere il cavo, dovrà pagare le spese del giudizio.