Gli studiosi: "Il Muos è pericoloso"| Ars, Crocetta contestato - Live Sicilia

Gli studiosi: “Il Muos è pericoloso”| Ars, Crocetta contestato

“Basta con le promesse, vogliamo i fatti”, è lo slogan della folla che si è riunita davanti a Palazzo dei Normanni e che si oppone alla realizzazione del radar militare americano. La riunione congiunta delle Commissioni Sanità e Ambiente è giunta alla conclusione che la costruzione va fermata. E la giunta avvia la revoca delle autorizzazioni

PALERMO – “Ci sono tutte le condizioni per fermare per sempre la costruzione del Muos”, il sistema radar della Marina militare Usa. E’ la conclusione raggiunta dalle comissioni Sanità e Ambiente dell’Ars che si sono riunite congiuntamente oggi, ascoltando alcuni esponenti della comunità scientifica che hanno parlato di rischi concreti per la salute pubblica e per l’ambiente a causa delle onde elettromagnetiche. E nel pomeriggio la giunta di governo ha avviato la revoca delle autorizzazioni per il Muos.

La riunione è iniziata attorno a mezzogiorno nella Sala gialla di Palazzo dei Normanni. Fuori, invece, proseguiva la protesta dei cittadini di Niscemi, che chiedono lo smantellamento del Muos, il radar militare americano al centro negli ultimi giorni di mozioni, ipotesi di sospensione e persino della reazione a Sala d’Ercole del Movimento cinque stelle, che per questo motivo ha bloccato i lavori sul Dpef.

E dai lavori della Commissione sono emersi dati molto inquietanti, illustrati dai tanti studiosi invitati. “E’ ormai acclarato – Angelo Levis, docente dell’Università di Padova e tra i massimi studiosi degli effetti delle onde elettromagnetiche sulla salute, collegato in video-conferenza – ha detto che nei luoghi dove sono installati sistemi radar è aumentata l’incidenza di tumori, leucemie e malformazioni varie; crescono anche i casi di autismo. Per cui vi dico di stare molto attenti”. Levis ha anche citato alcune sentenze dei Tribunali e della Cassazione sugli effetti dannosi per la salute delle onde elettromagnetiche e ha messo in guardia anche rispetto ai limiti di legge per le emissioni. “In alcune sentenze i giudici scrivono chiaramente che i limiti imposti dalla legge possono anche non essere presi in considerazione se i periti dimostrano che anche emissioni più basse possono danneggiare la salute delle persone” ha detto Levis. Rispetto alle decisione dell’Assemblea che con una mozione approvata all’unanimità ha impegnato il governo regionale a vincolare i lavori per il Muos al parere dell’Istituto superiore di sanità, Levis ha detto: “I nemici più agguerriti che abbiamo avuto, anche se li abbiamo sconfitti, sono proprio gli esperti dell’Istituto superiore della sanità”. E i rischi sono stati sollevati anche da due docenti del Politecnico di Torino: Massimo Coraddu e Massimo Zucchetti. “Le antenne a Niscemi – ha detto Coraddu – sono 46. Una di queste serve per la comunicazione con i sottomarini. Le rilevazioni compiute finora non sono attendibili e sarebbero state effettuate senza accendere tutti i trasmettitori contemporaneamente. L’accensione di tutte le antenne farebbe sforare i limiti dannosi per la salute”.

Oggi, però, in Commissione pesa l’assenza dell’invitato più “autorevole”. Il presidente della Regione Crocetta non c’è. Nonostante sia stato invocato a lungo dalla folla assiepata nel piazzale antistante Palazzo dei Normanni. Il governatore è impegnato in una giunta di governo a Catania. I manifestanti, però, non lo sanno. E continuano a richiederne quantomeno un segno della sua presenza: “Crocetta, esci”, urlano i cittadini di Niscemi. “Il governatore – raccontano – ci ha promesso che avrebbe fatto smantellare il Muos come primo atto del suo governo. E invece, ecco come siamo messi. Le promesse ci hanno stancato, vogliamo i fatti”. E a nulla serve spiegare che l’esecutivo ha già avviato il procedimento di revoca. Che si concretizzerà nel caso in cui le autorità che devono rilasciare i pareri richiesti dal governo, non lo facessero entro trenta giorni dalla notifica della richiesta. “E’ così? – ironizza la signora Santina – e allora spostiamo di trenta giorni anche la data delle elezioni. Il presidente Crocetta da noi ha preso un sacco di voti proprio promettendoci di smantellare il Muos. E adesso? Si aspetta che voteremo ancora per lui?”.

Crocetta, a Catania per la riunione di giunta, commenta così: “Non siamo un governo armato, i lavori per la realizzazione del Muos di Niscemi li deve interrompere la magistratura e non noi”. “Il governo ha chiesto al Tribunale la sospensione dei lavori – ha sottolineato il governatore che ha presieduto una riunione della sua Giunta a Catania – è la Marina militare americana che non ha ancora ottemperato”. “Io rispetto la legge – ha osservato Crocetta – e per questo non comprendo l’atteggiamento del Movimento 5 stelle che blocca il Dpef sino a quando non si fermeranno i lavori”.

Pochi minuti prima dell’inizio della Commissione, una delegazione del Movimento cinque stelle è scesa tra la folla. Il presidente della Commissione Ambiente Giampiero Trizzino ha detto: “Io sono un avvocato. E finché non vedo le carte non credo a nulla. Ho parlato a lungo col capo dela segreteria tecnica Salvatore Polizzotto, ma ho solo sentito parole e discorsi molto vaghi. Ho visto solo un documento di sospensione dei lavori, in cui non si parla né di tempi, né di motivazioni. Noi – ha aggiunto – la nostra proposta l’abbiamo fatta: revoca immediata delle autorizzazioni”. Applausi dei manifestanti. Anche se qualcuno rimane scettico: “Non ci fidiamo di nessuno, nemmeno dei grillini – spiegano – perché finora tutti quanti hanno solo raccontato balle”.

E le “balle” sarebbero state raccontate anche dall’assessore all’Ambiente Mariello Lo Bello, stando alle parole di Sandro Tizza, capogruppo di Italia dei Valori al Comune di Niscemi: “Abbiamo incontrato l’assessore nella nostra cittadina. Non ci ha convinto. Lì i lavori stanno proseguendo”. E a dar man forte ai manifestanti, ecco il senatore sempre di Italia dei Valori Fabio Giambrone: “Siamo qui per esprimere la nostra solidarietà ai cittadini di Niscemi. Noi, che siamo fuori dal Parlamento, abbiamo più volte inviato degli atti di sindacato ispettivo per chiedere la revoca delle autorizzazioni. Le autorità politiche siciliane e nazionali sono in gravissimo ritardo. È giunto il momento di far seguire i fatti alle parole”.

La strada indicata dal presidente della commissione Ambiente Giampiero Trizzino, è quella “dell’annullamento con effetto retroattivo delle autorizzazioni della Regione alla realizzazione dell’opera. “Ci dispiace molto che oggi il governo Crocetta sia stato assente, con tutto il rispetto per i dirigenti che hanno partecipato alla seduta parlamentare – dice Trizzino – cercherò di contattare il governatore, basta una firma per fermare il Muos definitivamente. La semplice sospensione non basta, ormai il quadro è chiaro”. Pippo Digiacomo, presidente della commissione Sanità, parla di “interessi di miliardi e miliardi di dollari intorno al Muos, di ostilità da parte del governo nazionale e degli Usa”.

In serata è arivata da Catania la notizia della mossa del governo regionale, che ha dato mandato all’assessore al Territorio, Mariella Lo Bello, di “avviare la revoca delle autorizzazioni” concesse nel giugno 2011 per la realizzazione del Muos di Niscemi.

 


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