PALERMO – Una iniezione da 12,4 milioni di euro a sostegno delle aziende siciliane che saranno costrette anche a combattere la guerra commerciale dei dazi innescata dal presidente americano Donald Trump. La mossa è contenuta nella manovrina da 49,7 milioni di euro (la prima del 2025) che è stata approvata dalla giunta guidata da Renato Schifani.
Stop alle mance nella manovrina
Il governatore e l’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino, hanno lavorato al testo definitivo per oltre un mese e ora è arrivato il via libera ufficiale dalla Giunta. Bandite, per il momento, le misure ‘territoriali’ chiamate usualmente ‘mance’. Il governatore è categorico: il testo non venga “appesantito – avverte – con misure non necessarie”.
Dalla manovrina misure anti-dazi
Il lavoro del governo, svelato per la prima volta da LiveSicilia, vede aumentare lo stanziamento complessivo per le imprese. Arriveranno due milioni per il 2025 e sei per il 2026 “con l’obiettivo – spiegano da Palazzo d’Orleans – di stimolare la competitività sui mercati internazionali delle pmi“. Una “particolare attenzione” sarà dedicata a quelle realtà che potrebbero subire un calo delle esportazioni a causa dei dazi Usa.
Borsa di studio in memoria di Sara Campanella
Schifani ha poi voluto dare un segnale in ricordo di Sara Campanella, la studentessa di Misilmeri uccisa a Messina da un collega di corso universitario. Sarà istituita una borsa di studio da diecimila euro in memoria della studentessa uccisa. La borsa di studio sarà destinata agli iscritti e alle iscritte dell’Università di Messina che frequentano i corsi di studio delle professioni sanitarie.
Le misure per la sanità convenzionata
Confermato il pacchetto di interventi per la sanità privata convenzionata: dieci milioni serviranno per migliorare le prestazioni di assistenza specialistica, permettendo al Sistema sanitario regionale di fronteggiare il nuovo tariffario deciso a livello nazionale. Altri cinque milioni saranno destinati all’incremento delle tariffe per i “percorsi riabilitativi”.
Le mosse contro il caro-voli
C’è anche l’intervento in favore degli aeroporti minori. Sarà sospesa l’addizionale comunale per i diritti d’imbarco dei passeggeri di Trapani, Comiso, Pantelleria e Lampedusa. È la misura contro il caro-voli che ha provocato anche la levata di scudi da parte dell’aeroporto di Palermo, sindacati compresi, e l‘inasprimento dei rapporti tra il governo regionale e l’amministratore delegato di Gesap, Vito Riggio.
Cinque milioni contro la povertà
Nel ddl, che è stato illustrato alle forze di maggioranza il 21 marzo, ci sono anche i cinque milioni di euro per rifinanziare la legge regionale sulla povertà, con interventi straordinari per indigenza, emergenza alimentare e sostegno alle persone in condizioni di marginalità estrema. La misura era stata chiesta dal presidente della Comunità di Sant’Egidio Catania, Emiliano Abramo, nel corso di una visita natalizia di Schifani nel capoluogo etneo.
La manovrina e gli investimenti pubblici
Investimenti pubblici: il settore riceverà 15,5 milioni di euro, di cui quattro destinati alla creazione di un fondo rotativo per la progettualità destinato alle Srr. Il resto delle risorse sarà impiegato come cofinanziamento regionale per realizzare tre impianti per il trattamento dei rifiuti: due nella provincia di Messina e uno a Palermo. In questo modo il governo conta di sbloccare risorse del Pnrr pari a 47 milioni di euro.
Più fondi alla Protezione civile
Cinque milioni finanzieranno misure utili a fronteggiare le conseguenze della siccità nel settore dell’agricoltura; due milioni andranno a irrobustire il portafogli della Protezione civile regionale per gli interventi immediati a seguito di calamità, mentre tre milioni serviranno per far fronte a dichiarazioni di stato di crisi e di emergenza.
Tra le altre iniziative, infine, la riduzione del contributo unificato per i ricorsi straordinari al presidente della Regione. “Quest’ultima misura – spiegano da Palazzo d’Orleans – punta a facilitare l’accesso dei cittadini alla giustizia amministrativa, favorendo le persone in condizioni di difficoltà economiche”. Le persone con Isee inferiore a 35mila euro pagheranno un contributo di soli cento euro a fronte dei 650 previsti ad oggi.
Schifani: “Vicini a imprese e fasce deboli”
“Con questo provvedimento – dice Schifani – diamo un nuovo segnale concreto di vicinanza alle fasce più deboli della società e al nostro sistema produttivo, oltre a prevedere misure significative per affrontare l’emergenza idrica”. Secondo il governatore “di particolare importanza anche il finanziamento di infrastrutture essenziali nel ciclo dei rifiuti, che ci consentono di sbloccare risorse fondamentali del Pnrr”.

L’auspicio del presidente della Regione Siciliana adesso è che “il testo sia esaminato dall’Ars con rapidità e senza che venga appesantito con misure non necessarie“. Schifani, quindi, si dice “certo” che le norme contenute troveranno “l’apprezzamento del Parlamento regionale nella sua interezza”.
Dagnino: “Sviluppo attraverso l’impresa”
Sulla stessa lunghezza d’onda Dagnino: “Il filo rosso che lega gli articoli della manovra approvata oggi è quello di promuovere gli investimenti privati nel territorio siciliano allo scopo di aumentare la competitività del nostro tessuto economico – evidenzia -. Un pacchetto di misure per rafforzare il messaggio che ispira la nostra politica economica, votata allo sviluppo attraverso l’impresa”.