Sicilia, approvata la manovrina all'Ars

La manovrina passa all’Ars, regge il patto di non belligeranza

Schifani e tutto il governo presenti in aula: "Collaborazione istituzionale"
LE VARIAZIONI DI BILANCIO
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PALERMO – Il governo porta a casa in poco più di tre ore l’approvazione della manovrina da parte dell’Ars. Via libera dell’Aula al ddl Variazioni di bilancio in un clima sereno e senza agguati, all’insegna della collaborazione tra governo e opposizione. Alla fine il ddl passa con 44 voti favorevoli e 19 astenuti.

Governo al gran completo all’Ars

A Sala d’Ercole governo al gran completo, guidato dal presidente della Regione Renato Schifani. Il governatore interviene sulle diverse osservazioni che giungono dall’aula, contribuendo così a smussare gli angoli. Pd e M5s ritirano una lunga serie di emendamenti soppressivi presentati, il governo in cambio accoglie le indicazioni che giungono dai banchi dell’opposizione dopo avere presentato anche quattro emendamenti al testo in fase di avvio della seduta.

Regge il patto di non belligeranza

Regge, quindi, il patto di non belligeranza tra le parti che era stato siglato martedì 3 giugno e raccontato da LiveSicilia. L’ascia di guerra è sotterrata e così l’Esecutivo Schifani incassa la prima manovra dopo la Finanziaria di gennaio. Liberate risorse per oltre cinquanta milioni di euro su diversi settori: dalla lotta alla povertà e al caro-voli all’agricoltura, passando per la sanità privata. Il massimo risultato per Palazzo d’Orleans, che mette in atto il dialogo costruttivo con le opposizioni e seda anche qualche mal di pancia nella maggioranza.

Il clima disteso e il dialogo con l’opposizione vengono confermati anche dalle parole di Schifani. “Un risultato importante per dare risposte tempestive a bisogni concreti, a partire dal contrasto alla povertà e al disagio sociale”, sottolinea il governatore. Schifani ringrazia la maggioranza “per avere accolto – evidenzia – il mio invito a non presentare emendamenti, consentendo un iter rapido e ordinato”. Un ringraziamento va anche al presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, “per la puntuale e autorevole conduzione dell’Aula”, e all’opposizione “per la disponibilità al dialogo e per il clima di collaborazione istituzionale che ha caratterizzato i lavori”.

Il sostegno ai poveri

Approvato l’intervento per il contrasto dell’indigenza e dell’emergenza alimentare, inserito all’articolo 1, che prevede cinque milioni di euro. Dopo una interlocuzione con le opposizioni, la norma che rifinanzia la legge sulla povertà si arricchisce di un ulteriore milione di euro grazie ad un contemporaneo taglio dei fondi previsti nell’articolo che finanziava il taglio dell’addizionale comunale sui diritti d’imbarco di voli.

La modifica consentirà di andare in soccorso a circa 500 famiglie che erano rimaste escluse in un primo momento dal Reddito di povertà voluto dal governo regionale, nonostante fossero in possesso dei requisiti. “Oggi pomeriggio con un nostro emendamento abbiamo evitato una grave ingiustizia sociale e restituito dignità a queste famiglie escluse ingiustamente da un prezioso sostegno economico nonostante ne avessero diritto”, rivendica il Dem Mario Giambona. Soddisfatto anche Marco Intravaia (Forza Italia): “Bene ha fatto il governo Schifani a promuovere questo provvedimento per supportare l’importante servizio dei banchi alimentari”, dice.

Sanità, arrivano 15 milioni di euro

Confermato il pacchetto di interventi per la sanità privata convenzionata: dieci milioni serviranno per migliorare le prestazioni di assistenza specialistica, permettendo al Sistema sanitario regionale di fronteggiare il nuovo tariffario deciso a livello nazionale. Altri cinque milioni saranno destinati all’incremento delle tariffe per i percorsi riabilitativi.

Consorzi di bonifica di Agrigento e Ragusa

Il patto con l’opposizione, ma anche con alcune frange della maggioranza, passa anche da un emendamento aggiuntivo del governo che destina cinque milioni di euro ai Consorzi di bonifica di Agrigento e Ragusa. Due milioni vengono ricavati dalla soppressione dell’articolo che era stato pensato per sostenere le imprese siciliano nella battaglia dei dazi annunciata dagli Stati Uniti. “Quei dazi non si sono ancora concretizzati, l’articolo può essere accantonato”, spiega in Aula Schifani. La misura si aggiunge ai cinque milioni già previsti per fronteggiare le conseguenze della siccità nel settore agricolo.

Borsa di studio ‘Sara Campanella’

La manovrina si muove poi nel segno del ricordo di Sara Campanella, la studentessa di Misilmeri uccisa a Messina da un collega di corso universitario. Istituita una borsa di studio da diecimila euro in memoria della ragazza. La borsa di studio sarà destinata agli iscritti e alle iscritte dell’Università di Messina che frequentano i corsi di studio delle professioni sanitarie.

Le norme sugli impianti rifiuti

Semaforo verde, seppur con qualche modifica, anche al fondo di rotazione per la progettualità destinato alle Srr.  Ok poi al cofinanziamento regionale per realizzare due impianti per il trattamento dei rifiuti: uno nella provincia di Messina e uno a Palermo. Il secondo impianto messinese, previsto originariamente nel testo base, recupererà i fondi nella prossima manovra.

I fondi alla Protezione civile regionale

Due milioni di euro vanno ad irrobustire il portafogli della Protezione civile regionale per gli interventi immediati a seguito di calamità, mentre tre milioni saranno utilizzati per fare fronte a dichiarazioni di stato di crisi e di emergenza.

Sostegno ai piccoli aeroporti

C’è poi l’intervento in favore degli aeroporti minori: sospesa l’addizionale comunale per i diritti d’imbarco dei biglietti aerei su Trapani, Comiso, Pantelleria e Lampedusa. La misura vale due milioni di euro per il 2025.


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